come spiare un cellulare android gratis



come spiare un cellulare android gratis

A volte mi capita di ricevere delle email in cui mi viene chiesto di scrivere un tutorial su come spiare un cellulare Android gratis.
Per rispondere a questa richiesta – che immagino interessi anche te, dal momento che stai leggendo queste righe – devo prima sottolineare una cosa importante:
spiare il cellulare di un’altra persona è assolutamente scorretto e non è per nulla mia intenzione incentivare questo tipo di attività, in quanto comporta una grave violazione della privacy altrui (e, in alcuni casi, può comportare anche la violazione della legge).

Chiarito ciò, voglio pensare che tu sia mosso da buone intenzioni:
ad esempio, potresti voler mettere sotto controllo uno smartphone per monitorare gli spostamenti di tuo figlio, visto che ti preoccupa il fatto che torni a casa da solo la sera.
Se le cose stanno così, per quanto questa pratica sia da considerare di dubbia moralità, in questo tutorial che ho realizzato voglio fornirti alcune soluzioni utili per riuscire nel tuo intento.



Ci sono varie strade che puoi percorrere.
Puoi, ad esempio, monitorare il cellulare di un’altra persona sfruttando i servizi anti-furto messi a disposizione da Google e altri produttori (mediante i quali è possibile localizzare e comandare uno smartphone da remoto), oppure puoi ricorrere a delle app per il parental control e monitorare tutte le attività svolte da una persona sul proprio telefono, avendo spesso la possibilità di limitarle a distanza.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere:
trovi spiegato tutto qui sotto.

Indice

  • Prerequisiti
  • App per spiare un cellulare Android gratis
    • Trova il mio dispositivo (Find My Device)
    • Android Lost
    • Qustodio
  • Altre app per spiare un cellulare Android gratis

Prerequisiti

Per monitorare con fini leciti un cellulare Android da remoto, attraverso l’utilizzo di servizi Web o app gratuite, è necessario aver abilitato in precedenza alcune impostazioni sul dispositivo che si desidera controllare.



La prima operazione preliminare da compiere riguarda la verifica della corretta associazione dello smartphone con un account Google.
Per riuscire in questo intento, fai tap sull’icona con il simbolo dell’ingranaggio che trovi nella home screen, in modo da visualizzare il menu delle Impostazioni.
Raggiungi quindi la schermata dell’account, premendo sulle voci Account > Google, e verifica che, in questa sezione, vi sia la dicitura che fa riferimento a un account Google (Gmail.com).

Nel caso in cui non vi sia alcun account Google configurato, premi sul pulsante Aggiungi account e poi fai tap sul bottone Google, in modo da effettuare il login o creare un nuovo account Google sul momento, selezionando la voce Crea un account.
In caso di problemi relativi all’associazione, fai riferimento al mio tutorial su come creare un account Gmail.



IMMAGINE QUI 1

La procedura successiva è relativa all’attivazione della geolocalizzazione:
fai tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio nella home screen, premi sulla voce Geolocalizzazione nella successiva schermata e sposta su ON l’interruttore che trovi in alto a destra.
Premi poi sulla dicitura Modalità (situata in basso) e premi sull’opzione Alta precisione.



IMMAGINE QUI 2

Adesso, devi fare in modo che il servizio di localizzazione nativo Gestione Dispositivi Android (utile per lo scopo oggetto di questo tutorial e di cui ti parlerò nel prossimo paragrafo) possa accedere alla posizione.



Per farlo, apri le Impostazioni tramite l’icona con il simbolo di un ingranaggio nella home screen, fai tap sulle voci Google > Sicurezza, poi su Trova il mio dispositivo e sposta su ON la levetta che trovi nella barra in alto.

IMMAGINE QUI 3



App per spiare un cellulare Android gratis

Nei prossimi paragrafi ti parlerò dello strumento nativo di geolocalizzazione remota Gestione Dispositivi Android e anche di applicazioni di terze parti, come per esempio Lost Android, che possono essere impiegate per spiare un cellulare Android:
si tratta di strumenti che, dal momento in cui sono pensati per essere sfruttati come servizi antifurto, permettono di monitorare in tempo reale la posizione di un cellulare. Poi ci sono alcune app dedicate al parental control, che sono utili se si desidera tracciare (oltre che controllare da remoto) le attività eseguite sul dispositivo.

Gestione Dispositivi Android

IMMAGINE QUI 4



Un’applicazione utilizzabile per monitorare da remoto la posizione di un cellulare Android è Gestione dispositivi Android, servizio incluso di serie nei device dotati del sistema operativo Google, accessibile anche tramite pannello Web dedicato.

Tra le caratteristiche di questo strumento gratuito, vi è la possibilità di localizzare da remoto un dispositivo Android precedentemente associato a un account Google, ma anche eseguire alcune operazioni aggiuntive, come il blocco del dispositivo in caso di smarrimento o il reset alle impostazioni di fabbrica.
Si tratta, infatti, di un tool che viene impiegato principalmente per rintracciare il proprio dispositivo in caso di furto.



Bisogna inoltre sottolineare che, nelle versioni più recenti di Android (dalla versione Nougat 7.0), Gestione dispositivi Android mostra una notifica sul dispositivo, quando questo viene rintracciato da remoto.
In tal caso, questo strumento potrebbe vanificare la tua volontà di spiare il cellulare, in quanto verresti immediatamente scoperto.
Verifica quindi, nel menu Impostazioni > Sistema > Informazioni sul telefono (o Info sul dispositivo) la versione di Android installata, facendo riferimento alla voce Versione di Android.

Il funzionamento di Trova il mio dispositivo è identico da Web e dall’applicazione quindi, una volta eseguite le procedure preliminari che ti ho indicato nel paragrafo precedente, scegli se utilizzare l’applicazione, scaricandola dal Play Store (clicca sul link fornito, premi sul pulsante Scarica e poi su Apri) o se collegarti alla sua piattaforma da Web da PC, attraverso l’utilizzo di un browser per la navigazione in Internet, come per esempio Google Chrome.



Una volta visualizzata la schermata iniziale di Trova il mio dispositivo, effettua l’accesso con l’account Google associato al cellulare da monitorare, in modo da essere reindirizzato alla pagina di Gestione dei Dispositivi Android.
Premi quindi sull’icona situata in alto a sinistra, che fa riferimento al cellulare da rintracciare, e attendi che ti venga mostrata la sua posizione in tempo reale su una cartina geografica.

Se stai utilizzando questo servizio per monitorare il cellulare che ti è stato rubato o che hai smarrito, puoi utilizzare la funzione Riproduci audio per far emettere un suono e quindi rintracciarlo più velocemente, nel caso in cui ti trovassi nelle sue vicinanze.



Avvalendoti del pulsante Blocca il dispositivo, invece, puoi agire, sempre da remoto, per far apparire sullo schermo un messaggio personalizzato.
In alternativa, utilizza la funzione Resetta il dispositivo, per reimpostare il cellulare alle impostazioni di fabbrica.
Quest’ultima operazione però, lo scollega dall’account Google e quindi non ne permette più l’immediata localizzazione.

Android Lost

IMMAGINE QUI 5



Un’altra soluzione da prendere in considerazione per tracciare da remoto la posizione di un cellulare e comandarlo via Internet è Android Lost, app gratuita che possiede anche funzionalità avanzate a pagamento (sbloccabili al prezzo di 0,99€/mese dopo una trial di 7 giorni), come per esempio la possibilità di camuffare la sua icona per farla sembrare un’app di sistema.

Tra le sue caratteristiche, quelle più utili alle attività di monitoraggio di un cellulare sono la possibilità di ottenere la cronologia di chiamate e messaggi e scattare foto.
È anche possibile utilizzare le sue finalità antifurto, facendo squillare il dispositivo e cancellandone il contenuto, con un reset alle impostazioni di fabbrica.



Una volta scaricata quest’applicazione dal Play Store (fai tap sul link fornito, poi premi sui pulsanti Installa Accetto), avviala e premi sul bottone Try Premium Features, in modo da provare gratuitamente le funzionalità aggiuntive menzionate della versione a pagamento, poi concedi all’app i permessi di amministratore, facendo tap prima sul pulsante Request Administrator Rights e poi su Attiva.

Una volta configurata l’applicazione come indicato, collegati al suo sito ufficiale, per utilizzare le funzionalità che ti interessano.
Nella home page, fai clic sul pulsante Sign In, nell’angolo in alto a destra, in modo da autenticarti tramite l’account Google configurato sul cellulare da monitorare.



Dopodiché, premi sul pulsante Permetti, in modo da completare l’autenticazione.
Una volta visualizzata la sezione principale di Android Lost, premi sulla scheda Controls e fai clic sul pulsante Send location per visualizzare su una mappa la posizione del telefono in tempo reale.

Nel caso in cui, utilizzando il browser Google Chrome, non riuscissi a visualizzare la posizione del cellulare, premi sull’icona a forma di scudo con una X rossa situata nella barra degli indirizzi del browser.
Dopodiché, fai clic sul collegamento Carica script non sicuri, nel relativo menu e poi fai clic nuovamente sul pulsante Send Location, nella scheda Controls di Android Lost.



IMMAGINE QUI 6

Le altre funzionalità più importanti sono presenti nella scheda Status, tramite la quale puoi attivare o disattivare da remoto le connessioni, come per esempio il Bluetooth o il GPS.
La sezione Logs, invece, permette di ottenere informazioni sulle attività eseguite dal dispositivo.
Se, ad esempio, vuoi far apparire sullo schermo un messaggio personalizzabile, fai riferimento alla sezione Messages e al comando Message popup.



Altri strumenti utili sono quelli presenti nella sezione Security, in quanto permettono di eseguire il reset del dispositivo da remoto (Wipe Phone), di bloccarlo per renderlo inutilizzabile (Lock Phone) oppure di nascondere l’icona dell’app (Hide package).

Qustodio

IMMAGINE QUI 7

Se intendi spiare un cellulare Android gratuitamente con finalità di controllo parentale, puoi rivolgerti all’app gratuita Qustodio, tramite la quale è possibile monitorare in svariati modi un dispositivo ottenendo, per esempio, informazioni sui siti Internet visitati, sulla sua posizione geografica e dei log sulle attività eseguite con lo stesso.



Può essere scaricata gratuitamente dal Play Store di Android ma include anche dei piani in abbonamento, che partono da 42,95 €/anno.
La sottoscrizione serve per il monitoraggio di più dispositivi – nella versione gratuita è possibile controllarne soltanto uno – e include anche funzioni aggiuntive, come per esempio il monitoraggio delle chiamate e degli SMS.

Per iniziare a utilizzare Qustodio su un dispositivo Android, scarica la sua applicazione facendo tap sul link indicato, dopodiché premi prima sui pulsanti Installa/Accetto e poi su Apri.



L’app deve essere configurata sul dispositivo da spiare e, facoltativamente, anche su quello che si intende utilizzare per il monitoraggio (facoltativamente, in quanto è possibile accedere anche alla sua versione Web da browser). Ti consiglio, però, di scaricare l’app su entrambi i dispositivi.

Una volta completato il download dell’applicazione, avviala sul dispositivo da utilizzare per il monitoraggio, premi sui pulsanti Crea un account Qustodio Accetta tutto e compila il modulo presente a schermo, indicando il tuo nome, un indirizzo email e una password, dopodiché premi sui pulsanti Avanti e Successivo per accettare le condizioni d’uso del servizio e completare la procedura di creazione del tuo account.



Ad account creato, fai tap sulla voce Dispositivo genitore che vedi situata in basso, poi premi sul pulsante di colore verde Capisco che trovi in basso a destra.
A questo punto, ti verrà mostrato un breve tutorial che illustra le caratteristiche di quest’applicazione; dopo averne preso visione premi sul bottone Chiudi tour, per passare alla schermata iniziale di Qustodio.

Fa ora tap sul pulsante Inizia a usare Premium, in modo da attivare la versione di prova gratuita della versione Premium dell’app, che permette di monitorare fino a 5 dispositivi e include anche le caratteristiche avanzate di cui ti ho parlato nelle precedenti righe.
Pigia quindi sul simbolo (+) situato in basso e compila il successivo modulo, per indicare le informazioni riguardanti la persona da controllare (per esempio un figlio), poi premi sul bottone Successivo.



IMMAGINE QUI 8

Una volta eseguita la configurazione di Qustodio sul cellulare da utilizzare per il monitoraggio, avvia l’app precedentemente scaricata sul telefono da controllare, esegui l’accesso con le credenziali che hai registrato poco fa (Ho un account genitore) dopodiché fai tap sul bottone Dispositivo bambino.



Pigia sul nome del bambino che utilizza il cellulare, dai un nome al device in uso (per esempio Telefono di…), premi sui pulsanti Avanti/Successivo e concedi tutti i permessi richiesti:
sono necessari per la configurazione dell’app e il monitoraggio.
Per farlo, premi su Attiva ora, poi sull’icona di Qustodio e sposta la levetta su ON, in corrispondenza della voce Consenti accesso a dati di utilizzo.

Inoltre, attiva le opzioni di Accessibilità, premendo su Attiva ora, sulla voce Qustodio, spostando la levetta su ON e confermando l’operazione tramite il pulsante OK. Successivamente, concedi gli altri permessi richiesti, facendo tap su Attiva ora e Attiva, in modo da terminare la configurazione.



Al termine della procedura, se hai eseguito correttamente tutte le operazioni indicate, vedrai apparire un messaggio che conferma l’avvenuta configurazione. Eseguita la configurazione dell’app su entrambi i dispositivi, puoi avviare Qustodio sul tuo smartphone o tablet Android.
Per monitorare le attività eseguite sul dispositivo precedentemente configurato, premi quindi sulla voce Vai al portale Famiglia.

Il portale Famiglia di Qustodio è suddiviso in schede:
quella principale è chiamata Panoramica attività (mostra l’elenco di tutte le attività eseguite), mentre le attività eseguite sui social network o su Internet sono visibili nelle schede Attività social e Navigazione.



IMMAGINE QUI 9

È anche possibile utilizzare la piattaforma di monitoraggio collegandosi al sito Web ufficiale di Qustodio.
In questo caso, per accedere, clicca sul pulsante Accesso, seleziona la dicitura Qustodio per le famiglie ed effettua il login con le tue credenziali.



Altre app per spiare un cellulare Android gratis

IMMAGINE QUI 10

Vorresti che ti consigliassi altre applicazioni per spiare un cellulare Android gratis, in modo da avere maggiori possibilità di individuare lo strumento più adatto alle tue esigenze?
Certamente, non c’è problema:
dai uno sguardo a quelle che trovi elencate qui di seguito.



  • Wheres My Droid – è un’app gratuita che serve per localizzare un cellulare da remoto, il cui funzionamento è simile alle app già menzionate nei paragrafi precedenti.
    Presenta anche caratteristiche a pagamento (prezzi a partire da 3,99$) che servono, ad esempio, per ottenere il log di chiamate e messaggi.
    Te ne ho parlato in questa mia guida.
  • iKeyMonitor – è uno strumento molto avanzato per il monitoraggio di un cellulare Android, richiede facoltativamente i permessi di root perché presenta caratteristiche avanzate, come la possibilità di visualizzare la cronologia di chiamate e messaggi.
    Permette anche di monitorare tutto ciò che viene digitato sul dispositivo.
    È utilizzabile con una prova gratuita di 3 giorni ma successivamente è a pagamento (prezzi a partire da 49,99$/anno).
  • Cerberus – è una tra le migliori soluzioni in quanto si tratta di uno strumento di genere antifurto molto completo.
    È utilizzabile per lo scopo oggetto di questa guida in quanto, oltre a localizzare un dispositivo da remoto, permette di ottenere l’elenco delle chiamate o dei messaggi ricevuti e inviati.
    Quest’applicazione non è però gratuita:
    dopo un periodo di prova di 7 giorni, costa 5€/anno.
    Te ne ho parlato in questa mia guida.

come trasformare android in iphone



come trasformare android in iphone

Alcuni tuoi amici possiedono un iPhone e, da quando te lo hanno fatto provare, ne sei rimasto entusiasta, al punto da pensare di acquistarne uno.
Peccato, però, che proprio di recente tu sia entrato in possesso di uno smartphone Android e, quindi, non vorresti separartene.
Ho indovinato?
Beh, allora non devi preoccuparti, perché ho qualche consiglio che può aiutarti, in qualche modo, a raggiungere il tuo scopo, almeno sotto il punto di vista “estetico”.

In questa mia guida, infatti, ti illustrerò come trasformare Android in iPhone attraverso delle applicazioni che modificano il look predefinito del sistema operativo di casa Google.
Sì, hai letto bene! Grazie a dei launcher personalizzabili, si possono raggiungere dei risultati che simulano quasi il comportamento dell’interfaccia di iOS su Android.
Tra Centro di controllo, Centro notifiche e icone in stile iPhone, ti sembrerà davvero di usare un telefono firmato Apple!



Come dici?
Sei impaziente di scoprire le soluzioni di cui sto parlando?
Allora non perdiamoci in altre chiacchiere:
siediti comodo, così da dedicarmi alcuni minuti del tuo tempo per leggere questo mio tutorial e, quindi, metti in pratica le soluzioni che ti propongo.
Sei pronto?
Iniziamo!

Indice

  • X Launcher
  • OS 11 Launcher
  • Centro di controllo iOS 11
  • Altre soluzione per trasformare Android in iPhone
  • Ripristinare il look predefinito di Android

X Launcher

IMMAGINE QUI 1



La prima applicazione di cui voglio parlarti per trasformare il tuo smartphone Android in un iPhone è X Launcher, disponibile gratuitamente sul Play Store di Android.
Quest’app è un launcher che permette di cambiare l’estetica delle icone delle applicazioni e degli strumenti predefiniti in quella tipica di iOS; inoltre possiede un Centro di controllo identico a quello presente sull’iPhone.

Se vuoi effettuare il download di X Launcher, raggiungi il link che ti ho fornito, così da accedere alla sua pagina dedicata sul Play Store, e fai tap sul pulsante Installa e poi su Accetto.
Al termine dell’installazione, non avviare l’applicazione, ma raggiungi le impostazioni del tuo smartphone Android, facendo tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio che trovi nella home screen.



Scorri la schermata e cerca la voce Home page, per accedere alla configurazione del launcher dello smartphone.
Seleziona quindi X Launcher e torna alla home screen.
Questa procedura però potrebbe essere differente su altri dispositivi, in base al modello Android da te in possesso.
Se non dovessi riscontrare alcuna modifica all’interfaccia del tuo smartphone, riavvialo tenendo premuto il tasto di Accensione/Spegnimento e premendo su Riavvia dalla finestra che si apre.

IMMAGINE QUI 2



L’home screen del cellulare Android, adesso, dovrebbe essere completamente cambiata, con uno stile di icone simile a quello di iOS.
Le funzionalità di questo launcher, però, non si limitano soltanto alla modifica delle icone, ma vi sono integrati anche un Centro notifiche e un Centro di controllo che ricordano quelli presenti su iPhone.

Per accedere al Centro notifiche, effettua uno swipe da sinistra a destra per visualizzarlo, mentre se vuoi accedere al Centro di controllo, dal centro del display dello smartphone effettua uno swipe dal basso verso l’altro.
Attraverso quest’ultimo pannello, puoi gestire l’attivazione di alcune funzionalità, come il Wi-Fi, il Bluetooth, la modalità aereo o la torcia, giusto per fare qualche esempio, oppure regolare i livelli di volume e luminosità.



IMMAGINE QUI 3

Se mantieni la pressione sull’icona di un’applicazione di terze parti, questa comincerà a oscillare mostrando una piccola X su di essa:
questa funzionalità permette solo di rimuovere l’icona di un’applicazione dalla home screen senza disinstallarla, al contrario di quanto avviene, invece, su iPhone.



Purtroppo X Launcher presenta dei banner pubblicitari.
Per rimuoverli, occorre acquistare la versione Prime dell’app al costo di € 1,59, la quale garantisce anche funzionalità aggiuntive, come ad esempio la possibilità di aprire il Centro di controllo quando ci si trova all’interno di un’applicazione o la possibilità di nascondere le app per proteggere la propria privacy.

OS 11 Launcher

IMMAGINE QUI 4



Un’altra applicazione per trasformare uno smartphone Android in iPhone, è OS 11 Launcher, scaricabile gratuitamente dal Play Store di Android.
Come per l’app di cui ti ho parlato nel paragrafo precedente, anche questa permette di cambiare il look del proprio smartphone Android in uno simile a quello di iOS.
Inoltre, offre alcune funzionalità tipiche di un iPhone, come il Centro notifiche e il Centro di controllo.

Per utilizzare OS 11 Launcher, accedi al Play Store, tramite il link che ti ho fornito, e fai tap sul pulsante Installa e poi, al termine del download e dell’installazione, premi su Apri. Avviata l’applicazione, scegli uno tra i wallpaper proposti e poi fai tap sul pulsante Get Started.
Segui il tutorial che ti viene mostrato per garantire l’accesso ad alcuni permessi all’app:
fai quindi tap su OK e, nel pannello appena aperto, sposta la levetta da OFF a ON in prossimità della dicitura OS 11 Launcher, premendo poi su Consenti.



Adesso, fai poi di nuovo tap su OK, nella schermata che ti viene mostrata, per essere rimandato a un’altra scheda delle Impostazioni di Android; premi sula voce OS 11 Launcher e sposta la levetta da OFF a ON per permettere l’accesso ai dati di utilizzo.
Tornando alla home screen, fai poi tap sull’icona Impostazioni (l’icona con il simbolo di un ingranaggio) e raggiungi la sezione Home page; scegli quindi la voce OS 11 Launcher, selezionando la casella a fianco.

La configurazione è ormai terminata:
non ti serve altro che ritornare alla home screen del tuo smartphone Android, per vedere immediatamente i cambiamenti appena apportati, con un’interfaccia grafica simile a quella di iOS.



IMMAGINE QUI 5

Quest’applicazione si integra perfettamente con il sistema Android, emulando egregiamente le funzionalità dell’interfaccia di iPhone.
Infatti, effettuando uno swipe dal basso verso l’altro in prossimità del margine inferiore dello schermo, ti viene mostrato il Centro di controllo, per la gestione di alcune funzionalità rapide, come ad esempio l’attivazione e disattivazione della modalità aereo, del GPS, del Wi-Fi o del Bluetooth; inoltre, puoi regolare i livelli del volume e della luminosità.
Effettuando poi uno swipe da sinistra a destra, puoi accedere al Centro notifiche, che include pure una barra di ricerca, in un modo simile a quella presente su iPhone.



Centro di controllo iOS 11

IMMAGINE QUI 6

Se non vuoi modificare il tema del tuo smartphone Android tramite il download di un launcher, puoi installare delle app che simulano alcune funzionalità dell’iPhone.
Un esempio è Centro di Controllo iOS 11 che, come dice il suo stesso nome, emula il Centro di controllo che puoi trovare su iOS.



Se sei interessato ad avere Centro di Controllo iOS 11 sul tuo smarphone Android, ti consiglio di raggiungere il link che ti ho fornito, che rimanda al suo download gratuito dal Play Store.
Fai quindi tap sul pulsante Installa, su Accetto e, infine, su Apri.

Avvia dunque l’applicazione, effettua degli swipe da destra a sinistra per scorrere la sua presentazione e fai tap sul pulsante con il simbolo di una freccia che trovi nell’angolo in basso a destra.
Nella schermata principale dell’app, ti verrà mostrata una schermata con la richiesta di accesso ai permessi di Android; fai quindi tap su OK e, nella sezione delle Impostazioni, sposta la levetta da OFF a ON per consentire i permessi di cui ha bisogno l’app per funzionare correttamente.



Avviando Centro di controllo iOS 11 tramite la sua icona presente nella home screen, puoi anche regolare alcuni parametri di configurazione, come ad esempio la dimensione, il colore o un’immagine di sfondo da mostrare come background all’apertura del Centro di controllo.

IMMAGINE QUI 7



Adesso devi semplicemente effettuare uno swipe dal basso verso l’alto, in prossimità del margine inferiore dello schermo, per visualizzare un Centro di controllo simile a quello presente sull’iPhone.
Tramite questo pannello, puoi attivare e disattivare la modalità aereo, il Wi-Fi o il Bluetooth, inoltre puoi regolare il volume e la luminosità dello schermo.
Sono presenti anche delle icone di avvio rapido per l’attivazione della torcia, della fotocamera o della calcolatrice.

Il lato negativo di quest’applicazione è la presenza di pubblicità abbastanza invasiva che, purtroppo, non è possibile rimuovere nemmeno attraverso degli acquisti in-app.



Altre soluzioni per trasformare Android in iPhone

IMMAGINE QUI 8

Oltre alle applicazioni che ti ho proposto nei paragrafi precedenti, ne esistono di altre che possono aiutarti a trasformare uno smartphone Android in iPhone.
Qui di seguito ti indicherò alcune app che puoi scaricare sul tuo dispositivo per raggiungere il tuo scopo.



  • CRiOS X – è un set di icone che permette di dare un look simile a quello di iOS al proprio smartphone.
    È possibile scaricarlo a pagamento dal Play Store di Android al costo di € 1,99.
    Questo set può essere accessibile solo se si possiede un launcher personalizzato, come ad esempio Nova Launcher, oppure alcuni proprietari (ASUS ZenUI o Xperia Home).
    Prima di effettuare l’acquisto di questo set di icone, ti consiglio di leggere bene la descrizione dell’app dal Play Store, così da verificare se il tuo dispositivo ha i requisiti per visualizzare queste icone.
  • Schermata di blocco di iPhone X – È un’applicazione che permette di emulare la Lock Screen di iOS, con la possibilità di visualizzare il Centro di controllo dell’iPhone dalla schermata di blocco dello schermo.
    In questo modo, sarà possibile accedere rapidamente ad alcune funzioni di Android, come l’attivazione del Wi-Fi o la regolazione del volume o della luminosità dello schermo.
    L’applicazione è gratuita, scaricabile direttamente dal Play Store di Android, ed è possibile effettuare l’upgrade alla versione Premium al costo di € 2,59 per ottenere dei vantaggi, come ad esempio la rimozione della pubblicità o l’accesso a un vasto assortimento di wallpaper.
  • iLauncher – quest’applicazione permette di cambiare completamente il look di uno smartphone Android in uno simile a iPhone.
    Non soltanto cambia le icone delle applicazioni, ma aggiunge anche funzionalità extra, come ad esempio il Centro di controllo e il Centro notifiche tipici di iOS.
    È possibile scaricare iLauncher dal Play Store di Android in modo gratuito, ma acquistando la versione Pro al costo di € 1,99 si può rimuovere la pubblicità al suo interno.

Ripristinare il look predefinito di Android

Se vuoi ripristinare il look predefinito di Android, puoi eseguire due operazioni:
la disinstallazione del launcher di terze parti oppure la sua disattivazione.



Nel primo caso, accedi alle impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio presente in home screen, vai in App, seleziona il launcher e premi sul pulsante Disinstalla.
In alternativa, avvia il Play Store di Android, fai tap sull’icona del menu e scegli la voce Le mie app e i miei giochi.

Dall’elenco di applicazioni presenti nella scheda Installate, cerca il launcher che hai scaricato in precedenza, fai tap su di esso e poi premi su Disinstalla, così da rimuovere direttamente l’applicazione dal tuo smartphone Android.



IMMAGINE QUI 9

Per disattivarlo invece, dato che alcuni launcher interpongono il loro pannello di configurazione prima dell’accesso alle Impostazioni di Android, effettua uno swipe dall’alto verso il basso in prossimità del margine superiore dello schermo del tuo smartphone e fai tap sull’icona con il simbolo di un ingranaggio, che trovi nell’angolo in alto a destra.
In questo modo avrai l’accesso immediato e diretto alle Impostazioni del tuo dispositivo.



IMMAGINE QUI 10

Da questo momento in poi, la procedura potrebbe essere differente in base al modello del cellulare Android in tuo possesso.
Scorri le voci fino a identificare quella denominata Home page e fai tap su di essa.



Puoi quindi visualizzare, in questa sezione, tutti i launcher presenti sul tuo smartphone; fai poi tap sulla casella in prossimità del tema predefinito di Android e torna all’home screen, tramite il pulsante con il simbolo di un cerchio che si trova nel margine inferiore dello schermo del cellulare.
Facile vero?

flash player per android



flash player per android

Nel settembre del 2013, Adobe ha deciso di abbandonare lo sviluppo di Flash Player per Android.
Questo significa che con l’andar del tempo gli utenti del robottino verde dovranno rinunciare ai video e ai giochi disponibili in questo formato e adeguarsi al trend mondiale che sta portando tutti i contenuti verso lo standard HTML5, che è molto più leggero e compatibile visto che non richiede l’utilizzo di plugin esterni ai browser.

Fatta questa doverosa premessa, bisogna dire che in realtà è ancora possibile utilizzare Flash Player su Android, basta scaricare l’ultima versione del plugin sviluppata da Adobe e installarla sul proprio smartphone o sul proprio tablet. I risultati sono altalenanti, nel senso che molti contenuti non vengono riprodotti in maniera fluida e/o portano al crash del browser, ma in alcuni casi si riesce a fruire del plugin ancora in maniera abbastanza accettabile.



Accetti il rischio?
Bene, allora prenditi cinque minuti di tempo libero e metti in pratica le indicazioni che sto per darti.
Qui sotto trovi tutti i passaggi che devi seguire per riprodurre i contenuti in Flash sul tuo device.
Nel tutorial io utilizzerò un device equipaggiato con Android 5.1 ma in realtà la procedura si può attuare anche su altre versioni del sistema operativo di Google, meglio se più datate (in quanto il supporto a Flash Player è migliore). Ti auguro una buona lettura e un buon divertimento!

Operazioni preliminari

Prima di scaricare Flash Player per Android devi autorizzare l’installazione di applicazioni da fonti non verificate (ossia al di fuori del Google Play Store) sul tuo dispositivo.



Recati dunque nelle Impostazioni del tuo smartphone o del tuo tablet (l’icona dell’ingranaggio) e seleziona la voce Sicurezza dal menu che si apre.
Successivamente, sposta su ON la levetta collocata accanto alla voce Origini sconosciute e premi sul pulsante OK per salvare i cambiamenti.
Ricordati di disattivare nuovamente l’opzione dopo aver portato a termine l’installazione di Flash!

IMMAGINE QUI 1



Scaricare Flash Player per Android

A questo punto, collegati al sito Internet che ospita l’archivio di tutte le versioni di Flash Player, usando il tuo terminale Android, e premi sul primo link collocato sotto la voce Flash Player for Android 4.0 archives oppure sotto la voce Flash Player for Android 2.x and 3.x archives, a seconda della versione del sistema operativo con cui è equipaggiato il tuo telefono o tablet. Se non riesci a trovare i collegamenti giusti, eccoti i link diretti per scaricare la versione di Flash Player più adatta al tuo device.

  • Flash Player per Android 4.0 e successivi: scarica da qui.
  • Flash Player per Android 2.x e 3.x: scarica da qui.

Per scoprire con quale versione di Android è equipaggiato il tuo device, recati nel menu delle impostazioni, scorri la schermata fino e in fondo e premi sulla voce Info sul telefono.
Troverai la versione esatta del sistema operativo sotto la dicitura Versione Android.



Una volta completato il download di Flash Player, espandi il menu delle notifiche di Android effettuando uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso e apri pacchetto d’installazione di Flash Player (es.
install_flash_player_ics.apk).
Se nel menu delle notifiche non trovi l’icona del pacchetto d’installazione di Flash Player, avvia l’applicazione Download di Android o scaricare un file manager come ES File Manager e usalo per raggiungere la cartella download dello smartphone/tablet.

Nella schermata che si apre, se ti viene chiesto con che app aprire il file premi sulla voce Installazione pacchetti e completa il setup premendo prima su Installa e poi su Fine.



IMMAGINE QUI 2

Abilitare Flash Player per Android

Dopo aver installato Flash Player per Android devi procurarti un browser in grado di riprodurre giochi, video e altri contenuti in Flash.
Fra i migliori browser adatti allo scopo c’è Firefox, che non credo abbia bisogno di troppe presentazioni. Puoi trovare la versione Android di Firefox direttamente sul Play Store e installarla gratuitamente sul tuo device premendo prima sul pulsante Installa e poi su Accetto.



Ad installazione completata, apri il drawer del tuo smartphone/tablet (cioè la schermata in cui ci sono elencate tutte le app installate sul dispositivo), avvia Flash Player e scegli di aprire il collegamento con Firefox. Successivamente, premi sulla voce Toccare qui per attivare il plugin che compare al centro dello schermo e configura Flash Player scegliendo la memorizzazione locale dei contenuti solo dai siti che visiti. Superato anche questo step, prova a collegarti a un sito Internet che contiene elementi in Flash, premi sull’icona del mattoncino di lego per abilitare il plugin e Flash Player dovrebbe caricarsi automaticamente.

IMMAGINE QUI 3



Tieni presente che alcuni siti disattivano i contenuti in Flash nelle loro versioni mobile, per attivarli devi selezionare l’opzione Modalità desktop dal menu (…) di Firefox.

Qualora Firefox non dovesse soddisfarti, puoi provare anche con Dolphin Browser, un altro browser per Android ricco di funzionalità avanzate che riesce ancora a “digerire” Flash Player. Per ottimizzare il suo funzionamento con i giochi, premi sull’icona del delfino che si trova in fondo alla sua schermata principale e seleziona l’icona Impostazioni dal menu che compare.
Nella schermata che si apre, seleziona la scheda Avanzate e attiva l’opzione Modalità gioco Flash.



IMMAGINE QUI 4

La soluzione alternativa – Puffin Browser

Se non sei riuscito a installare Flash Player seguendo le indicazioni di cui sopra o riscontri dei gravi problemi di riproduzione dei giochi? Sappi che non sei il solo.
Purtroppo più passa il tempo e più Flash Player è destinato a “perdere colpi” su Android, ma forse non è ancora detta l’ultima parola!



Hai mai sentito parlare di Puffin Browser.
Si tratta di un browser che ha come principale peculiarità quella di elaborare in maniera autonoma i contenuti in Flash senza ricorrere a plugin esterni.
Questo significa che, installandolo sul tuo dispositivo, potrai riprodurre la maggior parte dei giochi e dei video online senza problemi attraverso un sistema cloud-based.

Un’altra “chicca” che Puffin Browser riserva ai suoi utenti è la possibilità di simulare un trackpad o un joypad su schermo per migliorare il grado di interazione con i giochi in Flash: in fondo alla schermata del browser ci sono le icone di un joypad, un mouse e una tastiera che, se selezionate, simulano la presenza di uno di questi dispositivi di input su schermo.
Comodo, vero?
L’unico problema è che la riproduzione dei contenuti non risulta sempre fluida e veloce come quella garantita dal Flash Player “originale”.



IMMAGINE QUI 5

Per testare le capacità di Puffin Browser nella riproduzione dei contenuti in Flash, avvia l’applicazione, salta la sua presentazione iniziale e collegati a un sito che contiene giochi o video in Flash.
Scommetto che resterai piacevolmente sorpreso dai risultati ottenuti!



Nota: esiste una versione non ufficiale di Flash Player che è parzialmente compatibile con Android 4.4 e superiori, la puoi trovare sul noto forum XDA ma ti sconsiglio di installarla in quanto non ufficialmente approvata da Adobe e comunque non perfettamente funzionante.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

le migliori applicazioni android gratis sul market



le migliori applicazioni android gratis sul market

Tutti gli smartphone e i tablet Android vengono venduti con preinstallate delle app di base che permettono di adoperare fin da subito il proprio device.
Esistono, comunque, tantissime altre applicazioni, sviluppate da terze parti, che meritano di essere prese in considerazione e che non aspettano altro che essere scaricate e installate. Proprio per questo, oggi voglio proporti una lista con le migliori applicazioni Android gratis sul Play Store:
una selezione di app “top” suddivise per categoria, che sono sicuro ti saranno utili in molteplici contesti.

Alcune delle app elencate nei prossimi paragrafi forse le conosci già, ma sicuramente ce ne sono tantissime altre di cui non hai nemmeno sentito parlare e che potrebbero dare una svolta significativa all’utilizzo che fai del tuo device.
Per questo, ti invito a prendere in considerazione ogni singola applicazione che sto per proporti e di installare e utilizzare quelle che ti sembrano più utili per le tue circostanze.



Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti occorre per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò.
Sono sicuro che non avrai problemi a trovare le applicazioni che possono fare al caso tuo.
Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Social network e Comunicazione
  • Internet
  • Produttività
  • Multimedia
  • Sicurezza e Personalizzazione
  • Viaggi e Attività

Social network e Comunicazione

IMMAGINE QUI 1



Dato che smartphone e tablet sono dispositivi utilizzati prevalentemente per comunicare, direi di iniziare questa disamina sulle migliori applicazioni gratis sul Play Store parlando di quelle che fanno parte della categoria social network e comunicazione.

  • Facebook / Facebook Messenger — chi è iscritto a questo famosissimo social network può accedere al proprio account utilizzando queste due app per creare post, seguire i propri amici, chattare, etc.
  • Instagram — il social network fotografico è sempre più popolare e non potevo non includerlo nella lista delle migliori app per comunicare con gli altri tramite foto e video.
  • Twitter — se sei un fedelissimo del social network caratterizzato da post non più lunghi di 280 caratteri, sicuramente non potrai fare a meno di installare la sua app ufficiale.
  • WhatsApp Messenger — se usi questo noto servizio di messaggistica istantanea, che permette anche di effettuare chiamate e videochiamate, non puoi non scaricare la sua app ufficiale.
  • Telegram — si tratta di un servizio di messaggistica simile a WhatsApp, che in più offre la possibilità creare e seguire canali, gruppi e supergruppi.
  • Skype — si tratta dell’app ufficiale dello “storico” servizio VoIP di Microsoft che permette di chiamare e videochiamare gratuitamente in tutto il mondo agli altri utenti che vi sono iscritti ed effettuare chiamate internazionali a prezzi decisamente convenienti.



Internet

IMMAGINE QUI 2

Se hai uno smartphone o un tablet, evidentemente lo usi anche (forse sarebbe meglio dire soprattutto) per navigare su Internet.
Ecco, dunque, alcune delle migliori app per la navigazione online:
si tratta principalmente di browser e altri applicativi per la gestione delle email e lo scaricamento di contenuti dal Web.



  • Chrome — è la versione mobile del celebre browser di Google, che offre una discreta velocità di caricamento delle pagine e un’utilissima funzione di sincronizzazione dei dati della navigazione con altri Device collegati al proprio account Google.
  • Firefox — si tratta dell’app ufficiale del noto browser desktop.
    Anch’esso, come Chrome, supporta la sincronizzazione dei dati di navigazione, offrendo un occhio di riguardo per quel che concerne la privacy durante le sessioni online.
  • Puffin Browser – si tratta di uno dei migliori browser disponibili sul Play Store, in quanto supporta pienamente la tecnologia Flash Player.
    L’unico suo difetto, riguarda il fatto che la riproduzione dei giochi e dei filmati non è sempre fluidissima, in quanto il browser è basato su un sistema cloud.
  • Gmail — si tratta di uno dei migliori client email disponibili sulla piazza:
    permette di gestire egregiamente i messaggi provenienti su uno o più account Gmail.
  • Microsoft Outlook – se ti ho citato il client ufficiale di Gmail, per par condicio devo parlarti anche del  client di posta di casa Microsoft che supporta i principali servizi di posta e sincronizza i dati con vari servizi di cloud storage.
  • MailDroid — è un altro ottimo client email da provare sul proprio dispositivo Android, in quanto è compatibile con tutti i principali servizi di posta ed è semplicissimo da utilizzare, merito della sua interfaccia “pulita”.
  • Feedly — se stai cercando un buon lettore di feed RSS, non puoi non provare quest’app, che è una delle migliori del suo genere.
  • Pocket – è un’app molto utile che permette di archiviare articoli e pagine Web per consultarli (anche offline) in un altro momento.
  • Flud — è una comoda app per scaricare film e altri file BitTorrent sul proprio smartphone/tablet Android.

Produttività

IMMAGINE QUI 3

Nella categoria produttività ho deciso di includere alcune app che possono tornarti utili per creare e gestire documenti di vario genere in assoluta semplicità, nonché alcune app per la gestione e il salvataggio dei file in cloud, la traduzione di testi, la scansione di codici QR e molto altro ancora.



  • Total Commander — se cerchi un buon file manager per Android, questa potrebbe essere la soluzione che fa al caso tuo, visto che Total Commander permette di gestire e organizzare i file sul proprio dispositivo in maniera facile, veloce e, soprattutto, gratuito.
  • Word /Excel / PowerPoint — se al pari di molti altri professionisti non puoi fare a meno della suite per la produttività di Microsoft, ti consiglio di scaricare queste tre app utilizzabili gratuitamente su tutti i dispositivi dalle dimensioni pari o inferiori ai 10.1″ (altrimenti bisogna sottoscrivere uno dei piani a Office 365, a partire da 7 euro/mese).
  • WPS Office — se vuoi una suite alternativa al “classico” Microsoft Office, scarica pure quest’app che permette di creare e modificare file di ogni genere:
    Word, Excel, PowerPoint e anche PDF.
  • Adobe Acrobat Reader / Xodo PDF — sono due ottime app per aprire e gestire PDF, che permettono di leggerli, gestirli e modificarli in tutta semplicità e, soprattutto, gratuitamente.
  • Google Calendar — se desideri annotare i tuoi impegni utilizzando il calendario smart di Google, quest’app fa al caso tuo.
  • Google Keep — la creazione di note, liste e appunti mediante quest’app offerta da Google è davvero semplice e intuitiva.
    Senza contare il fatto che, le note create mediante essa, vengono sincronizzate automaticamente su tutti i dispositivi associati al proprio account Google.
  • Evernote — si tratta dell’app per appunti più famosa al mondo.
    Permette di creare note, salvare porzioni di pagine Web, immagini e molto altro ancora.
    Ne è disponibile anche una versione desktop.
  • Any.do e Wunderlist — che si tratti di annotare la lista della spesa o le attività da svolgere durante la giornata, queste due app sono due valide soluzioni da prendere in considerazione.
  • Google Translate — è l’app del celebre servizio di traduzione offerto da Google che permette di tradurre testi digitati a mano e persino quelli scansioni con la fotocamera.
    Supporta anche le traduzioni offline, purché si effettua il download dei dizionari disponibili.
  • Google Drive / Dropbox / OneDrive – se utilizzi questi servizi di cloud storage, non puoi non scaricare e utilizzare queste app, con le quali è possibile accedere ai propri documenti da tutti i propri device.
  • Scanbot — è una sorta di scanner mobile che permette di scansionare codici QR e catturare documenti cartacei per salvarli in formato digitale sul proprio device.
    Pur essendo gratuita, offre alcune feature aggiuntive, come quella che permette di estrarre il testo dalle immagini (funzione OCR), disponibili a pagamento.
  • Nimbus Clipper — è un’app con la quale è possibile aggiungere annotazioni ed elementi grafici vari ai propri screenshot.
    Permette, inoltre, di catturare intere pagine Web, scrivere sui file PDF e fare molto altro ancora.
  • TeamViewer — si tratta di un’app che permette di controllare da remoto il proprio computer.
    Per vedere come utilizzarla, ti consiglio di dare un’occhiata a questo approfondimento.
  • AirDroid — è una soluzione che permette di interagire con il proprio smartphone/tablet dal computer (grazie a un client da scaricare o tramite la versione Web del servizio).
    Sui dispositivi sottoposti al root consente anche di controllare il proprio dispositivo da remoto.

Multimedia

IMMAGINE QUI 4



Passiamo ora alle app che rientrano nella categoria multimedia, nella quale ho deciso di includere tutte quelle che permettono di gestire, visualizzare, riprodurre e, talvolta, modificare foto, video e musica.

  • Google Foto — è l’app ufficiale dell’omonimo servizio di cloud e backup di Google, che permette di effettuare l’upload di foto e video senza limiti (a patto che si accetti di limitare la loro risoluzione a 16MP e 1080p) oppure fino a un massimo di 15GB (se vengono caricati in qualità originale).
  • Snapseed — è una delle migliori app per ritoccare foto che si possa scaricare dal Play Store.
    Integra tantissime funzioni per correggere i principali parametri dei propri scatti e applicare dei filtri pronti all’uso.
  • VSCO — quest’app per editare foto permette di applicare ai propri scatti dei filtri completamente personalizzabili:
    un buon compromesso fra semplicità d’uso e libertà di personalizzazione.
  • Adobe Photoshop Mix — se cerchi un’applicazione che permetta di modificare foto lavorando su più livelli, magari per realizzare dei veri e propri fotomontaggi, questa app per Photoshop fa proprio al caso tuo.
  • InShot — se hai bisogno di ruotare, ritagliare e montare video, quest’applicazione potrebbe tornarti utile.
    Ci tengo a dirti, comunque, che non è gratuita al 100%:
    alcuni effetti, infatti, sono disponibili come acquisti in-app a partire da 0,99 euro per elemento.
  • VLC — è la trasposizione mobile del famosissimo media player desktop.
    Dal momento che permette di riprodurre facilmente contenuti di qualsiasi formato, è un’app da prendere in considerazione.
  • Pocket Casts — una delle migliori app per ascoltare e gestire podcast su Android.
    Costa 3,99 euro.
  • Shazam — permette di scoprire il titolo di una canzone semplicemente avvicinando lo smartphone alla fonte del suono mentre questa viene riprodotta.
    Gratis.
  • Spotify Music — si tratta del celebre servizio di musica streaming, che permette di ascoltare e riprodurre gratuitamente milioni di brani.
    Le funzioni avanzate (con le quali è possibile ascoltare musica senza interruzioni pubblicitarie, organizzare le proprie playlist e avere una qualità audio più elevata), però, sono disponibili soltanto sottoscrivendo l’abbonamento Premium, che parte da 9,99 euro/mese (dopo una trial di 1 mese).
  • Apple Music — è l’app ufficiale del servizio di musica streaming di Apple, che comprende milioni di brani da riprodurre anche senza connessione a Internet.
    L’app è gratuita; il servizio, invece, è gratis per i primi 3 mesi e poi ha costi a partire da 9,99 euro/mese.
  • YouTube Music — si tratta del servizio musicale di YouTube utilizzabile gratuitamente con interruzioni pubblicitarie.
    Volendo, è possibile sottoscrivere anche l’abbonamento Premium (gratis per 3 mesi), che parte da 9,99 euro/mese e consente di rimuovere la pubblicità, riprodurre i brani offline e in background.
  • Amazon Music — l’app ufficiale del servizio di musica streaming di Amazon, il quale offre l’accesso gratuito a tantissimi brani da parte degli abbonati Amazon Prime.
    Te ne ho parlato più in dettaglio nel mio tutorial dedicato.
  • YouTube — l’app ufficiale dell’omonimo servizio di video sharing che permette di guardare e caricare video gratuitamente.
    La versione free del servizio è caratterizzata da interruzioni pubblicitarie, quella Premium, che parte da 11,99 euro/mese, permette di rimuovere tali interruzioni e persino riprodurre i contenuti in background e offline.
  • Netflix — l’app della celebre piattaforma di video streaming che dà la possibilità di accedere a un catalogo molto ampio di film, serie esclusive, documentari e altri contenuti dal proprio dispositivo mobile.
    Supporta anche il download offline dei contenuti.
  • Infinity — se sei abbonato a Infinity, non puoi non scaricare del servizio di video streaming targato Mediaset per vedere (e scaricare) i suoi contenuti dallo smartphone o dal tablet.
  • Amazon Prime Video — si tratta dell’app ufficiale del servizio streaming di Amazon, con la quale è possibile guardare i contenuti realizzati dal colosso dell’e-commerce dal proprio device.
  • Premium Play — questa app è dedicata a coloro che hanno un abbonamento Premium attivo e desiderano vedere i contenuti inclusi nel proprio pacchetto direttamente dallo smartphone/tablet.
  • NOW TV (Android/iOS) — è l’app ufficiale di NOW TV che permette di guardare i contenuti presenti nel proprio abbonamento in maniera semplicissima.

Sicurezza e Personalizzazione

IMMAGINE QUI 5



E adesso ecco qualche applicazione con la quale occuparsi della sicurezza del sistema e della sua personalizzazione.

  • Avast Mobile Security — è la versione per Android del famoso antivirus desktop, che permette di proteggere il telefono da attacchi informatici ed eventualmente di rintracciarlo in caso di furto o smarrimento.
  • SD Maid / CCleaner — di tanto in tanto potresti aver bisogno di fare un po’ di pulizia sul tuo dispositivo Android.
    Anziché affidarti ad applicazioni dalla dubbia affidabilità, usa queste due valide soluzioni di cui ti ho parlato nel dettaglio nella mia guida su come pulire Android.
  • Titanium Backup — è una delle migliori app per fare backup su Android, punto.
    Per funzionare correttamente, però, richiede i permessi di root.
  • 1Password — è considerato da molti il miglior password manager presente sulla piazza.
    Si può testare gratuitamente per 30 giorni, poi costa 2,99 dollari/mese fatturati annualmente.
    Se vuoi rivolgerti a delle soluzioni completamente gratuite, opta per LastPass o Keepass2Android, di cui ti ho parlato nella guida dedicata alle app per password.
  • Nova Launcher — se sei alla prima esperienza con Android e sei intenzionato a personalizzare il tuo dispositivo, ti consiglio di provare Nova Launcher, che è considerato uno dei migliori launcher disponibili sul sistema del robottino verde.
    Pur essendo gratuito nella sua versione base, ti segnalo che alcune funzioni extra, come quelle che permettono di personalizzare i menu, nascondere le app, etc., sono fruibili soltanto nella versione Prime, che costa 4,50 euro.
  • Tastiera Google — se vuoi provare una tastiera Android funzionale e precisa, ti consiglio di testare quella messa a disposizione da Google.



Viaggi e Attività

IMMAGINE QUI 6

In conclusione, permettimi di elencarti qualche app dedicata ai viaggi e alle attività, tra cui soluzioni utili per ricevere indicazioni stradali, prenotare hotel, voli, ristoranti e quant’altro.



  • Google Maps — l’app dell’omonimo servizio di Google che permette di pianificare percorsi, trovare attività e luoghi d’interesse presenti nelle vicinanze e molto altro ancora.
  • Waze — da molti considerato il miglior navigatore mobile, quest’app permette di pianificare percorsi, ricevere informazioni in tempo reale su incidenti, sul traffico, sui costi del carburante e molto altro ancora (grazie alle segnalazioni di altri utenti).
  • Moovit — se vuoi rimanere aggiornato sugli orari di arrivo e partenza di bus e treni, questa è l’app che non può assolutamente mancare sul tuo dispositivo.
    Permette di calcolare percorsi da effettuare con i mezzi pubblici e ottenere indicazioni in tal senso.
  • Trainline — permette di acquistare i biglietti di Trenitalia, Italo, Frecciarossa, Flixbus e molte altre compagnie sia in Italia che in Europa.
  • Uber — è l’app dell’omonimo servizio di car sharing, con il quale è possibile prenotare una corsa e raggiungere le proprie destinazioni a prezzi alquanto convenienti.
  • FREE NOW — se hai bisogno di prenotare un taxi, quest’app potrebbe fare al caso tuo, dato che permette di prenotare una corsa in pochi tap, dando la possibilità di conoscere in anticipo le generalità dell’autista, visualizzare il suo arrivo sulla mappa e pagare la corsa direttamente dall’app.
  • TripAdvisor — se vuoi trovare voli e hotel a prezzi vantaggiosi e leggere le recensioni degli utenti che riguardano le strutture ricettive e i ristoranti, non puoi non provare l’app ufficiale di TripAdvisor.
  • TheFork — quest’app, disponibile anche come servizio online, permette di prenotare ristoranti e usufruire di sconti alla cassa fino al 50%.
    Niente male, vero?
  • Just Eat — quando non hai voglia e/o tempo di preparare il pranzo o la cena, puoi ordinare il cibo e riceverlo direttamente a casa (nelle città aderenti al servizio).
    Maggiori info qui.

recuperare foto cancellate android



recuperare foto cancellate android

Stavi facendo un po’ di pulizia tra le foto scattate con il tuo cellulare Android e, per sbaglio, hai eliminato anche alcuni scatti che dovevi conservare?
Non disperarti, potrebbe esserci ancora la possibilità di recuperarli. Se la porzione di memoria su cui erano salvate le tue immagini non è stata ancora sovrascritta con altri dati, puoi riuscire a ripristinare le tue foto anche se le hai cancellate.
Basta usare le applicazioni giuste.

Se vuoi provarci, qui sotto trovi spiegato come recuperare foto cancellate Android grazie ad alcune applicazioni che puoi eseguire direttamente dal tuo smartphone/tablet oppure dal PC.
In linea di massima sarebbero preferibili quelle che si eseguono dal computer, perché così non si copiano nuovi dati sul telefono (o sul tablet) e quindi si riduce il rischio che le foto da recuperare vengano sovrascritte da altri dati, ma anche le app che si eseguono direttamente da Android sono molto affidabili (oltre che molto comode da usare).



Altra cosa importante da sapere è che le applicazioni che funzionano direttamente da Android hanno bisogno del root.
Non sai di cosa sto parlando?
Cercherò di spiegartelo brevemente. Il root è una procedura mediante la quale si bypassano le misure di protezione standard di Android che normalmente non permettono agli utenti di agire su certi aspetti avanzati del sistema (es.
regolare la frequenza della CPU, bloccare l’esecuzione delle app mentre il dispositivo è in stand-by e, per l’appunto, scansionare in maniera approfondita la memoria del telefono/tablet per cercare i file da recuperare dopo la cancellazione).
Non è sempre semplicissimo da portare a termine, ma grazie alle indicazioni presenti nel mio tutorial su come effettuare il root su Android dovresti riuscire a capirne di più.
Ora però basta chiacchiere, rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci subito al lavoro!

Operazioni preliminari

IMMAGINE QUI 1



Prima di entrare nel vivo di questa guida vorrei farti una piccola domanda: sul tuo smartphone c’è installata la app Google Foto (quella con l’icona della girandola colorata)?
Se la risposta è sì, potresti riuscire a recuperare alcune foto e alcune video senza ricorrere a soluzioni più complesse.

Forse non lo sai, ma Google Foto dispone di un pratico cestino, simile a quello dei PC, in cui vanno a finire automaticamente tutte le foto e i filmati che si cancellano dalla app.
Per accedervi, apri Google Foto, premi sull’icona ad hamburger collocata in alto a sinistra e seleziona la voce Cestino dalla barra che compare di lato.



A questo punto, individua le foto che vuoi recuperare e tieni premuto il dito su una di esse per attivare la modalità di selezione.
Metti quindi il segno di spunta accanto alle miniature di tutte le immagini che intendi ripristinare e premi sull’icona della freccia collocata in alto a destra per completare l’operazione.

PhotoRec

IMMAGINE QUI 2



Se il tuo smartphone/tablet Android ha una scheda microSD sulla quale archivia le foto e i video, la soluzione più efficace a cui puoi ricorrere è PhotoRec.
Si tratta di un software gratuito per Windows, Mac OS X e Linux che ripristina tutti i file recuperabili dalle unità di memorizzazione esterne.
Viene fornito in coppia con TestDisk, un altro programma gratuito per il recupero delle partizioni perdute e la riparazione dei dischi danneggiati a livello software, a te però interessa solo PhotoRec.

Collegati dunque al sito Internet che ospita PhotoRec e TestDisk, clicca sulla voce Windows che si trova sotto la dicitura TestDisk & PhotoRec 7.0 e i due programmi verranno scaricati automaticamente sul tuo PC.
Al termine del download, inserisci la microSD da cui vuoi recuperare le foto nel PC (puoi utilizzare anche degli adattatori SD o USB, non c’è nessun problema), dopodiché apri l’archivio zip che hai appena scaricato da Internet, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e avvia l’eseguibile qphotorec_win.exe.



Nella finestra che si apre, seleziona l’unità relativa alla microSD dal menu a tendina che si trova in alto, fai click sulla voce relativa alla partizione primaria della scheda (dovrebbe essere quella denominata FAT32FAT16 o exFAT) e metti il segno di spunta accanto alle voci FAT/NTFS/HFS+/ReiferFS e Free.

A questo punto, clicca sul pulsante File formats e, nella finestra che si apre, metti il segno di spunta solo accanto alle voci JPG PNG in modo che PhotoRec tenti di recuperare solo le immagini in questi due formati. Per azzerare la selezione predefinita di tutte le estensioni, clicca sul pulsante Reset.



Per concludere, fai click su OK, seleziona la cartella in cui salvare le foto recuperate da PhotoRec cliccando sul pulsante Browse e avvia la scansione della microSD premendo sul bottone Search.

Al termine della scansione (che potrebbe andare avanti per diversi minuti) troverai tutte le foto recuperate da PhotoRec nella cartella che hai selezionato cliccando sul pulsante “Browse”.
Semplice, vero?



Se hai uno smartphone o un tablet che non supportano le microSD, potresti creare un’immagine VHD della loro memoria e usare il file immagine in PhotoRec per tentare il recupero delle foto.
Si tratta di un’operazione abbastanza complessa e lunga da portare a termine.
Se vuoi saperne di più puoi consultare, o magari puoi “girare” a un amico che se ne intende di più, questo tutorial in lingua inglese pubblicato sul forum XDA.

DiskDigger

IMMAGINE QUI 3



Se non hai Google Foto o le immagini che vuoi recuperare non sono presenti nel cestino della app, puoi usare l’applicazione DiskDigger che consente di recuperare foto cancellate Android in maniera molto intuitiva.

La app è disponibile in due versioni:
una free per recuperare le foto in formato JPG e PNG (che dovrebbe essere sufficiente per i tuoi scopi) e una a pagamento che consente di recuperare anche le immagini in formato RAW e altri tipi di file.
Per funzionare correttamente richiede che il dispositivo sia stato sottoposto alla procedura di root.



Per recuperare le tue foto con DiskDigger, avvia la app e concedi a quest’ultima i permessi di root rispondendo in maniera affermativa all’avviso di SuperSU o Superuser che compare sullo schermo.
Successivamente, premi sul bottone No, thanks per continuare a usare la versione gratuita dell’applicazione e scegli l’unità da scansionare per il recupero dei file:
dovrebbe essere quella con la capienza maggiore e il nome in grassetto.

Successivamente, apponi il segno di spunta accanto alla voce JPG se vuoi recuperare solo le foto scattate con la fotocamera oppure accanto alle voci JPG e PNG se vuoi ripristinare anche gli screenshot e premi sul bottone OK per avviare la ricerca dei file cancellati.



Al termine della scansione (che dovrebbe andare avanti per diversi minuti), premi sul bottone OK, metti il segno di spunta accanto alle miniature delle foto da ripristinare, premi sul pulsante Recover che c’è in alto a destra e seleziona una delle icone presenti nel menu che si apre:
la nuvola se vuoi auto-inviarti le foto via email o vuoi salvarle su un servizi di cloud storage (operazione consigliata), la cartella se vuoi salvarle sulla memoria del tuo device oppure la freccia se vuoi caricarle su un server FTP.

Undeleter

IMMAGINE QUI 4



Undeleter è un’applicazione molto simile a DiskDigger, effettua una scansione approfondita della memoria dello smartphone o del tablet in modo da recuperare tutti i dati che non sono ancora fisicamente scomparsi da quest’ultima.
È disponibile in due versioni:
una gratuita che permette di recuperare solo le immagini e una a pagamento (4,39 euro) che consente di recuperare anche video, brani musicali, documenti, archivi, app e libri.

Il funzionamento di Undeleter è piuttosto intuitivo.
Dopo aver installato l’applicazione sul tuo smartphone o sul tuo tablet, devi avviarla e selezionare la voce Restore files dalla sua schermata iniziale.
Successivamente, devi concederle i permessi di root premendo sul pulsante Concedi che compare al centro dello schermo e devi selezionare l’unità da scansionare (es. Storage interno per recuperare le foto dalla memoria interna del dispositivo).



A questo punto, scegli di effettuare una scansione profonda, metti il segno di spunta accanto alle opzioni JPG PNG (oppure solo JPG se vuoi recuperare esclusivamente le foto che hai scattato con la fotocamera del tuo telefono/tablet) e premi sul pulsante Scansione che si trova in basso a destra per avviare la ricerca delle immagini.

Al termine della scansione (potrebbero volerci diversi minuti), seleziona le miniature delle foto che vuoi ripristinare e premi sull’icona del floppy disk collocata in alto a destra.
Scegli quindi se salvare il file sulla memoria del dispositivo o se esportarlo su Dropbox Google Drive, premi sul bottone Ripristina e il gioco è fatto.



Nota: per impostazione predefinita, la scansione profonda di Undeleter mostra anche le foto che non sono state cancellate dalla memoria del dispositivo.
Per visualizzare solo quelle cancellate (cioè ospitate da aree libere del disco), pigia sulla seconda icona collocata in alto a destra (quella con le tre barre verticali e la freccia sotto) e metti il segno di spunta accanto alla voce Nascondi i file esistenti nel riquadro che si apre.

app android



app android

Ne ha fatta di strada Android.
Ormai il sistema operativo di Google è leader assoluto nel mercato smartphone e questo ha favorito il lavoro degli sviluppatori che, sempre più numerosi, hanno arricchito il Play Store con migliaia di validissime app.

La libertà di scelta è così vasta che è diventato difficilissimo destreggiarsi fra tutte le applicazioni, anche per chi è appassionato di tecnologia.
Ecco il motivo per il quale oggi ho deciso di proporti una raccolta con alcune delle migliori app Android raggruppate per categoria:
social network e comunicazione, produttività e multimedia.
Dalle un’occhiata e corri a scaricare le applicazioni che ti sembrano più interessanti.



App Android – Social network e comunicazione

  • WhatsApp – probabilmente l’applicazione di messaggistica più famosa del mondo.
    Serve a scambiarsi messaggi gratis attraverso Internet risparmiando sugli SMS.
    Gratis per sempre.
  • Facebook Messenger – per chattare ed effettuare chiamate gratuite tramite Internet con i propri amici di Facebook.
    Gratis.
  • Line – applicazione per la messaggistica sempre più popolare.
    Permette non solo di scambiarsi messaggi gratis ma anche di effettuare chiamate e videochiamate tramite Internet.
    Gratis.
  • Carbon – un ottimo client Twitter con interfaccia dark e svariate funzioni avanzate integrate, come browser, filtri e player YouTube.
    Gratis.
  • Skype – l’applicazione VoIP più famosa del mondo.
    Permette di chiamare, videochiamare e chattare con le persone iscritte al servizio in maniera totalmente gratuita e di contattare utenze telefoniche standard di tutto il mondo a prezzi stracciati.
    Gratis.

IMMAGINE QUI 1

App Android – Produttività

  • Tastiera SwiftKey – una delle migliori tastiere alternative per Android che permette di digitare più velocemente grazie a un eccellente sistema di previsioni delle parole e ad un correttore ortografico molto efficiente.
    Costa 3,99 euro.
  • QuickOffice – una delle migliori suite per l’ufficio disponibili su Android.
    Utilizzandola, è possibile creare e modificare documenti di Word, Excel e PowerPoint e visualizzare PDF.
    È gratuita e dà diritto a 15GB di storage su Google Drive.
  • Evernote – la migliore applicazione per la gestione di note e appunti sincronizzabile con tutti i dispostivi e i computer.
    Gratis nella versione base.
  • Any.do – uno dei migliori to-do manager per gestire le liste di cose da fare nell’arco della giornata.
    Essenziale, moderne ed efficiente.
    Nonché gratis.
  • RepliGo PDF Reader – una delle migliori app dedicate ai documenti PDF.
    Consente di leggere, gestire e modificare i documenti inserendo appunti e annotazioni all’interno di questi ultimi.
    Costa 2,26 euro.

IMMAGINE QUI 2



App Android – Multimedia

  • VLC – media player universale per la riproduzione di tutti i principali formati di file video su Android.
    Funziona anche sui device meno recenti.
    Gratis.
  • Camera Zoom FX – ottima app fotografica che consente di scattare foto più nitide rispetto alla app fotocamera nativa di Android e permette di adoperare numerosi effetti visivi sulle immagini.
    Costa 1,99 euro.
  • Ringtone Maker – ottima applicazione per creare suonerie direttamente da Android usando qualsiasi brano musicale.
    Gratis.
  • Spotify – uno dei servizi di musica in streaming più famosi del mondo.
    La versione mobile consente di ascoltare gratuitamente playlist e brani di singoli artisti in modalità shuffle.
    Se invece si sottoscrive un abbonamento pay non si hanno limitazioni (e non ci sono pubblicità da ascoltare).
  • Pocket Casts – una delle migliori app per la gestione, il download e l’ascolto di podcast su Android.
    Costa 3,13 euro.

IMMAGINE QUI 3

Altre app Android imperdibili

  • Dropbox – la app ufficiale di uno dei migliori servizi di clou storage presenti su piazza.
    Gratis.
  • ES File Explorer – un file manager che consente di visualizzare e gestire facilmente file e cartelle su Android.
    Gratis.
  • Wakelock Detector – uno strumento utilissimo che aiuta gli utenti a individuare tutte quelle applicazioni che consumano la batteria del telefono anche a schermo spento.
    Gratis.
  • Dumpster – crea un cestino simile a quello del PC su Android, in modo da non rischiare cancellazioni accidentali di file importanti.
    Gratis.
  • CamScanner – trasforma la fotocamera dello smartphone in uno scanner per digitalizzare documenti.
    Gratis.
  • Clean Master – libera spazio su telefono e memory card cancellando i file temporanei.
    Gratis.
  • AVG – uno dei migliori antivirus per Android.
    Protegge lo smartphone/tablet dai malware e aiuta a ritrovare i dispositivi in caso di smarrimento.

come ascoltare la radio su iphone e android



come ascoltare la radio su iphone e android

Hai un iPhone o uno dispositivo Android in grado di assolvere in maniera impeccabile alle più svariate funzioni ed esigenze ma essendo privo della funzione radio FM ti manca la possibilità di ascoltare le tue stazioni preferite quando sei sull’autobus o nella sala di attesa di qualche luogo pubblico?
Beh, in tal caso sono ben felice di comunicarti che sei capitato nel posto giusto (anzi, sulla guida giusta!), al momento giusto.
Con il tutorial di quest’oggi provvederò infatti ad indicarti quelle che a mio modesto parare rappresentano alcune tra le migliori soluzioni attualmente presenti sulla piazza grazie alle quali potrai ascoltare la radio su iPhone e Android senza problemi.

Nelle righe successive andrò infatti a suggerirti l’utilizzo di alcune interessantissime app che possono permetterti di ascoltare le tue stazioni radio preferite direttamente in mobilità ed in maniera talmente semplice che ti stupirai tu stesso della cosa, ne sono certo.
Seguendo i miei suggerimenti ed a seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze, vedrai dunque che riuscirai ad ascoltare le radio di tutti i paesi e di tutti i generi musicali direttamente sul tuo iPhone oppure sul tuo smartphone o tablet Android in men che non si dica.



Allora dimmi, sei pronto per scoprire come ascoltare la radio su iPhone e Android?
Si?
Molto bene.
Direi quindi di cominciare subito a metterci all’opera.
Prenditi qualche minuto di tempo libero, afferra il tuo device mobile e concentrati sulla lettura delle indicazioni che trovi qui sotto.
Sono sicuro che alla fine potrai dirti più che soddisfatto e che qualora necessario sarai anche pronto e ben felice di fornire tutte le spiegazioni del caso ai tuoi amici desiderosi di ricevere una dritta analoga.
Scommettiamo?

TuneIn Radio

IMMAGINE QUI 1



La prima app che voglio consigliarti di utilizzare per ascoltare la radio sul tuo device mobile è TuneIn Radio.
Qualora non ne avessi mai sentito parlare, sappi che si tratta di un’applicazione gratuita (nella sua versione base) che permette di ascoltare tutte le stazioni radio italiane e internazionali sfruttando la connessione Internet del dispositivo.
Funziona sia con le reti Wi-Fi che con la rete 3G/4G senza blocchi o perdite di qualità.
L’app è disponibile sia per iPhone che per Android.

Per servirtene, effettua subito il download e l’installazione dell’applicazione sul dispositivo collegandoti, direttamente dal tuo iPhone oppure dal tuo smartphone o tablet Android, alla relativa sezione dell’app store presente sullo stesso mediante i link che ti ho fornito poc’anzi e premendo poi sul bottone apposito visualizzato a schermo.



Ad installazione completata, per poter ascoltare la radio su iPhone e Android con TuneIn Radio, avvia l’app premendo sulla sua icona che è stata aggiunta alla home screen dopodiché scegli quale tipo di radio riprodurre. Recandoti nella sezione Radio Locale puoi visualizzare l’elenco delle radio locali disponibili per l’ascolto in streaming, nella sezione Consigliato ci sono le stazioni radio di tutto il mondo consigliate dallo staff di TuneIn Radio, mentre in MusicaParlare e Sport trovi rispettivamente le stazioni radio dedicate a vari generi musicali, talk show/informazione e sport.

Se invece preferisci sfogliare le stazioni radio in base ai paesi di appartenenza recati in Per località, se vuoi ascoltare solo le stazioni radio in una determinata lingua puoi recarti in Per lingua, mentre facendo tap su Podcast puoi accedere a una selezione con i migliori podcast di tutti i generi e tutti i Paesi disponibili per l’ascolto gratuitamente.



Una volta individuata la stazione di tuo interesse, per ascoltarla ti basterà premere sul nome della stessa ed attendere qualche secondo affinché la riproduzione della trasmissione in streaming abbia inizio.
Semplice, no?

myTuner Radio Italia

IMMAGINE QUI 2



Un’altra ottima app che voglio invitarti a prendere in considerazione per ascoltare la radio da mobile è myTuner Radio Italia.
L’applicazione è gratuita (ma offre acquisti in-app per eliminare gli annunci pubblicitari), è molto semplice da utilizzare, presenta un’interfaccia utente abbastanza intuitiva e curata e permette di ascoltare tantissime stazioni radio italiane e internazionali.
L’app è disponibile sia per iPhone che per Android.

Per cominciare ad utilizzare myTuner Radio Italia, effettua il download e l’installazione dell’applicazione sul dispositivo collegandoti, direttamente dal tuo iPhone oppure dal tuo smartphone o tablet Android, alla relativa sezione dell’app store presente sullo stesso mediante i link che ti ho fornito poc’anzi e premendo poi sul bottone apposito che ti viene mostrato a schermo.



Ad installazione ultimata, per poter ascoltare la radio su iPhone e Android mediante myTuner Radio Italia, avvia l’applicazione facendo tap sulla sua icona che è stata aggiunta in home screen dopodiché seleziona la stazione di tuo interesse premendo sull’icona con le tre linee collocata in alto a sinistra, facendo tap su Stazioni, indicando il criteri di selezione (ad esempio I più gettonatiCerca per genereCerca per città e via di seguito) e premendo poi sul nome della radio.

Una volta avviata la riproduzione della stazione radio, puoi usare i comandi collocati nella parte bassa della schermata che ti viene mostrata per interrompere e riprendere il flusso di riproduzione, per regolare il volume, per aggiungere la stazione radio ai preferiti e per condividere il momento di ascolto della radio utilizzando le altre app installate sul tuo dispositivo.



Accedendo invece alla sezione Impostazioni dell’app, hai l’opportunità di impostare un timer di spegnimento automatico della radio selezionando una delle opzioni disponibili in corrispondenza della voce Interrompi da….

Radio.it

IMMAGINE QUI 3



Le soluzioni per ascoltare la radio su iPhone e Android che ti ho già proposto non hanno saputo attirare in maniera particolare la tua attenzione?
Allora ti suggerisco di rivolgerti a Radio.it.
Si tratta di un’altra applicazione dedicata alle radio online grazie alla quale è possibile ascoltare oltre 10.000 stazioni provenienti da tutto il mondo.
L’app è a costo zero, supporta anche i podcast e consente di cercare brani o artisti in tempo reale in modo da ascoltarli on-air, ossia mentre le radio li trasmettono.
L’app è disponibile per iPhone e Android.

Per utilizzare l’applicazione, effettuane innanzitutto il download e l’installazione sul dispositivo collegandoti, direttamente dal tuo iPhone oppure dal tuo smartphone o tablet Android, alla relativa sezione dell’app store presente sullo stesso mediante i link che ti ho appena fornito e facendo poi tap sul bottone apposito visualizzato a schermo.



Ad installazione completata, recati nella schermata del tuo dispositivo in cui risultano raggruppate tutte le app e premi sull’icona di radio.it che è stata appena aggiunto.
Al primo avvio, la app ti chiederà di creare un account gratuito per memorizzare le tue stazioni preferite:
puoi accettare, cliccando su uno dei pulsanti presenti nella schermata che ti viene proposta (es. accedi con Facebook o Accedi con Google) oppure puoi utilizzare direttamente Radio.it senza registrarti, premendo sul pulsante Continua senza registrarti.

In seguito, selezionando la scheda Scopri dell’applicazione potrai “sfogliare” tutte le stazioni disponibili in base a vari criteri (genere musicale, stazioni locali ecc.) oppure potrai cercare stazioni radio, brani e artisti usando l’icona della lente d’ingrandimento collocata in alto a destra.



Radio Italia FM

IMMAGINE QUI 4

Se invece non sei interessato alle tantissime stazioni radio tematiche disponibili in tutto il mondo ma vai alla ricerca di un’app che ti consenta di ascoltare la radio sul tuo smartphone oppure sul tuo tablet incentrata sulle stazioni italiane ti suggerisco di scaricare Radio Italia FM.
Come facilmente intuibile dal nome, quest’applicazione propone una selezione personalizzabile delle migliori stazioni radio italiane e permette di ascoltare solo quelle, tutto gratis.
L’app è disponibile sia per iPhone che per Android.



Per utilizzarla, effettua immediatamente il download e l’installazione dell’applicazione sul dispositivo collegandoti, direttamente dal tuo iPhone oppure dal tuo smartphone o tablet Android, alla relativa sezione dell’app store presente sullo stesso mediante i link che ti ho fornito poc’anzi e premendo poi sul pulsante apposito visualizzato a schermo.

Ad installazione ultimata, per poter ascoltare la radio su iPhone e Android con Radio Italia FM, avvia l’applicazione facendo tap sulla sua icona che è stata aggiunta alla home screen del dispositivo dopodiché premi sul logo della stazione di tuo interesse ed attendi qualche istante affinchè la riproduzione venga avviata.
Semplicissimo.



Spotify

IMMAGINE QUI 5

Anche Spotify, il servizio di streaming musicale che ormai non ha bisogno di presentazioni, consente di ascoltare la radio da mobile.
Infatti, pur trattandosi di un servizio adibito allo streaming musicale di canzoni o compilation selezionate, Spotify consente di ascoltare gratuitamente brani in modalità shuffle tramite la funzione Radio direttamente dal proprio dispositivo, il tutto in maniera estremamente semplice e gratuita.
L’app è disponibile sia per iPhone che per Android.



A patto di sopportare un po’ di pubblicità, è dunque possibile ascoltare la radio su iPhone e Android con Spotify partendo dai proprio brani o artisti preferiti con un limite massimo di 5 tracce saltate all’ora.
Per utilizzare la suddetta funzionalità, ti basta premere sulla voce Radio collocata nella parte in basso a destra della schermata di Spotify, trovare una stazione da ascoltare acgliendo tra quelle ascoltate di recente, quelle consigliate oppure individuando quelle potenzialmente interessanti in base al genere musicale e premendo poi sul bottone Ascolta la radio.

Volendo puoi anche sottoscrivere il piano Premium del servizio (che normalmente costa 9,99 euro/mese) per avere la possibilità di ascoltare tutti i brani di tuo interesse senza pubblicità, creare stazioni radio automatiche basate su artisti o brani e perfino scaricare le playlist preferite per l’ascolto offline. Se necessiti di maggiori informazioni a riguardo, da’ uno sguardo alla mia guida su come funziona Spotify.



Altre soluzioni

IMMAGINE QUI 6

Nn ti va di aggiungere nuove app sul tuo dispositivo ma vorresti comunque capire se esiste un sistema per ascoltare la radio su iPhone e Android?
Beh, in tal caso non posso far altro se non suggeriti di mettere in atto una pratica un po’, come dire, spartana ma comunque efficace.



Partendo dal presupposto che oggigiorno puoi trovare un apposito pulsante per la riproduzione online delle stazioni sulla maggior parte dei siti delle emittenti locali e non, per ascoltare la radio su iPhone e Android senza scaricare ed installare nuove app sul tuo dispositivo puoi dunque collegarti al portale della tua radio preferita e fare clic sul bottone per lo streaming on-air, tutto gratis e direttamente dal browser Web che solitamente usi per navigare in rete dallo smartphone o dal tablet.

Potrai poi controllare la riproduzione della radio utilizzando i comandi Play e Pausa visibili a schermo e potrai regolare il volume servendoti dei pulsanti presenti sul tuo iPhone o sul tuo dispositivo Android oppure quelli eventualmente annessi al display.
Insomma, nulla di troppo complicato.



come cambiare font android



come cambiare font android

Girovagando su Internet hai trovato alcuni screenshot di Android in cui viene utilizzato un font, ovvero un carattere di scrittura, personalizzato?
Vorresti applicare lo stesso tipo di modifica anche sul tuo smartphone ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare, ti do una mano io.

Cambiare font su Android è semplicissimo:
basta scaricare alcune applicazioni gratuite dal Play Store, scegliere il font da utilizzare nei menu del telefono e il gioco è fatto.
Attenzione però:
si tratta pur sempre di una modifica ai file di sistema, che spesso rende necessarie un paio di operazioni preliminari.
Le operazioni a cui mi riferisco sono il backup dei dati presenti sul dispositivo e il root.
Del backup inutile parlarne, sai già di cosa si tratta.
Il root, invece, è una procedura mediante la quale si “sbloccano” i dispositivi Android in modo da ottenere i permessi di amministrazione e applicare modifiche “profonde” al sistema, come per l’appunto la modifica dei font.
Avrò modo di parlarti meglio di entrambe le cose tra poco.



Allora, sei pronto a rimboccarti le maniche e scoprire, grazie ai miei consigli, come personalizzare il tuo terminale Android con dei caratteri di scrittura diversi da quelli previsti “di serie” dal sistema?
Se la risposta è affermativa, prenditi qualche minuto di tempo libero, segui attentamente le indicazioni che trovi di seguito e mettile in pratica.
Scommetto che resterai piacevolmente stupito dai risultati che riuscirai a ottenere.

Indice

  • Operazioni preliminari
  • Come cambiare font Android senza root
  • App per cambiare font Android
    • HiFont
    • iFont

Operazioni preliminari

IMMAGINE QUI 1



Come accennato in apertura del post, prima di passare all’azione e cambiare font su Android, è necessario compiere alcune operazioni preliminari:
eccole illustrate in dettaglio.

  • Backup – prima di fare qualsiasi altra cosa, è necessario effettuare un backup dei dati.
    La modifica dei font, infatti, per quanto possa apparire banale, è pur sempre una modifica effettuata a file di sistema di Android.
    Questo significa che , prima di procedere, è caldamente consigliato un backup di tutti i dati presenti sullo smartphone (o sul tablet).
    Ci sono varie applicazioni per Android e programmi per PC che permettono di fare ciò, te ne ho parlato nel mio tutorial su come effettuare un backup Android.
    Se, però, hai un dispositivo soggetto al root (pratica di cui ti parlerò meglio tra qualche riga), puoi effettuare un’immagine completa del dispositivo comprensiva di sistema operativo, app e dati.
    Per creare un’immagine esatta del tuo dispositivo e ripristinarla nel caso in cui qualcosa andasse storto, installa una Recovery personalizzata ed effettua un Nandroid.
    Se non sai di cosa sto parlando, la Recovery è un software che agisce al di fuori del sistema operativo, quindi al di fuori di Android, e permette di compiere varie operazioni avanzate, come ad esempio l’installazione di sistemi operativi personalizzati (ROM), la formattazione della memoria del device e il backup completo del sistema.
    Se hai effettuato il root ne hai quasi sicuramente installata una.
    Il Nandroid è un backup completo della memoria del dispositivo (un po’ come si fa sul PC con applicazioni come Norton Ghost) che può essere salvato su una microSD o sulla memoria interna e può essere utilizzato per riportare Android a uno stato precedente.
  • Root – per cambiare il font su Android ed effettuare operazioni come il Nandroid è richiesto quasi sempre il root, una procedura che permette di bypassare le protezioni standard del sistema operativo e modificarne alcune impostazioni avanzate (ben più significative dei font).
    Per saperne di più, e valutare attentamente tutti i pro e i contro della situazione, leggi il mio tutorial su come effettuare il root su Android.
    Esistono anche delle applicazioni che riescono a cambiare i font senza necessitare dei permessi di root, ma solo su alcuni modelli specifici di smartphone Samsung, Xiaomi e Meizu.
    Ne parleremo più in dettaglio a breve.



Come cambiare font Android senza root

IMMAGINE QUI 2

Se la tua intenzione è modificare l’aspetto dei font, quindi ad esempio la loro grandezza, e non proprio il carattere di scrittura usato nei menu e nelle app installate sul tuo smartphone (o sul tuo tablet), allora sarai felice di sapere che puoi fare tutto senza sbloccare il tuo dispositivo e senza ricorrere ad applicazioni di terze parti:
puoi, molto semplicemente, affidarti alle impostazioni di Android.



Ad esempio, se utilizzi un terminale Huawei (io per il tutorial ho usato un P9 Lite equipaggiato con Android 6.0), puoi modificare la grandezza dei font andando nel menu Impostazioni (l’icona dell’ingranaggio situata nella schermata con la lista di tutte le app installate sul dispositivo), poi in Display > Dimensioni carattere e scegliendo una delle opzioni disponibili tra Piccolo, Normale, Grande, Molto grande o Enorme.
Opzioni del genere si trovano un po’ su tutti i device Android, ma le voci e i menu da utilizzare possono variare leggermente di caso in caso.

Rimanendo in tema Huawei, ti segnalo che esiste un “trucchetto” per modificare i font su alcuni dispositivi di questa marca, senza root, andando a sfruttare l’app dedicata ai temi:
te ne ho parlato in maniera più dettagliata nel mio tutorial su come cambiare font su Huawei:
se hai uno smartphone dell’azienda cinese, dagli un’occhiata, ti sarà sicuramente utile.

App per cambiare font Android

Se il tuo intento non è cambiare le dimensioni dei font e/o possiedi un dispositivo che non supporta i “trucchetti” per cambiare font senza root, ecco una serie di app per cambiare font su Android che dovrebbero fare al caso tuo.
Io le ho testate su un Huawei P9 Lite equipaggiato con Android 6.0, ma dovrebbero funzionare nella stessa, identica maniera sulla maggior parte dei terminali equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde.
Buon divertimento!



HiFont

IMMAGINE QUI 3

La prima applicazione per cambiare font su Android che ti consiglio di provare è HiFont, che funziona senza root su alcuni terminali Samsung della serie Galaxy e della serie Note e, previa effettuazione del root, permette di cambiare i caratteri scrittura tutti gli altri smartphone/tablet equipaggiati con il sistema di casa Google.



Il funzionamento dell’applicazione è estremamente intuitivo.
Nella sua schermata principale ci sono varie schede:
quella Category in cui puoi sfogliare i caratteri di scrittura in base alla loro categoria di appartenenza (es.
Elegant per i font eleganti, Gothic per quelli in stile gotico e così via); quella New in cui puoi vedere i font aggiunti più di recente nel database della app; Font package in cui puoi scaricare pacchetti di font tematici; Colored Fonts dove ci sono i caratteri di scrittura colorati (compatibili solo con Android 4.4 o superiori e solo con alcuni device) e All in cui puoi vedere tutti i font disponibili per il download.

Una volta individuato il font di tuo interesse, selezionalo e premi sul pulsante Download per avviarne lo scaricamento.
Se compare un messaggio pubblicitario, premi sulla voce Skip (in alto a destra) per chiuderlo.
Dopodiché fai tap sul pulsante Use e conferma l’applicazione del font premendo OK.
Il device si riavvierà automaticamente e, al nuovo accesso, Android utilizzerà il carattere di scrittura da te selezionato.



Sui dispositivi che richiedono il root, la prima volta che utilizzi HiFont devi autorizzare l’applicazione premendo sul pulsante Concedi che compare al centro dello schermo.
Se utilizzi un terminale Huawei, per l’applicazione del font potresti dover andare nell’app Temi e selezionare il carattere di scrittura scaricato con HiFont dalla sezione Miei della stessa.

Se vuoi utilizzare un font “esterno” scaricato da Internet, invece, copialo nella cartella HiFont del tuo smartphone o tablet (sono supportati solo i font in formato ttf) usando un file manager come Total Commander.
Dopodiché apri HiFont, premi sull’icona Settings collocata in basso a destra, seleziona la voce My font dalla schermata successiva, premi sul nome del font da usare e premi sul pulsante Use per applicarlo (o vai nell’app Temi di Huawei, se hai un terminale dell’azienda cinese).



Se, invece, vuoi ripristinare il font predefinito di Android, vai in Settings e seleziona la voce Font Recovery dal menu che si apre.
Conferma quindi la tua volontà di ripristinare il carattere predefinito di Android premendo su Backup font e OK e il gioco è fatto.
Il dispositivo verrà riavviato automaticamente.

Nel caso in cui venisse ripristinato un font sbagliato (cioè diverso da quello che usavi precedentemente sul tuo smartphone/tablet), installa iFont ed esegui la procedura di ripristino con l’Default Font, come ti ho spiegato prima.
Se hai un terminale Huawei, per ripristinare il font predefinito del tuo device devi andare nell’app Temi e selezionare, dalla scheda Miei, il tema EMUI Default.



Nota: per impostazione predefinita, HiFont attiva dei contenuti pubblicitari che possono portare alla visualizzazione di alcuni messaggi relativi all’ottimizzazione del sistema.
Per eliminarli, apri l’app, premi sul pulsante Settings collocato in basso a destra, vai su App optimize e sposta su OFF la levetta relativa alla funzione Auto Clean.

iFont

IMMAGINE QUI 4

Un’altra applicazione che potresti provare iFont, non tanto perché sia migliore di quella che ti segnalerò dopo (sono entrambe ottime) ma perché è quella che funziona senza root con il maggior numero di terminali.



I dispositivi su cui la app funziona senza necessitare dei permessi di root – o dovrebbe, per ovvie ragioni non ho potuto testarli tutti! – sono quelli della famiglia Samsung Galaxy (S3, S4, Note, Note II, ecc.), quelli prodotti da Xiaomi (con MIUI) e quelli di casa Meizu.
Per i dispositivi prodotti da altre aziende, come Motorola, HTC e Sony, è richiesto sempre il root.

iFont si scarica normalmente dal Google Play Store e, al suo primo avvio, mostra una lista di font consigliati tra quelli più scaricati dal momento (scheda Recom).
Se compaiono anche degli avvisi relativi alle pubblicità, premi su No, thankyou.
Se, invece, non vedi alcun font, prova a forzare l’aggiornamento dell’elenco scorrendo la schermata verso il basso.



In alternativa puoi recarti nella scheda Find e visualizzare la lista dei caratteri aggiunti più di recente nell’applicazione (New Font) o di tutti i font disponibili per il download (Font All), oppure puoi premere sull’icona della lente d’ingrandimento (in alto a destra) e cercare i caratteri di scrittura in maniera diretta.

Una volta individuato il font di tuo interesse, selezionalo e premi sul pulsante Download per avviarne lo scaricamento.
L’operazione dovrebbe durare appena pochi secondi.
Se compare un messaggio pubblicitario, chiudilo, premendo sulla (x) o sul pulsante No.



Dopodiché fai tap sui pulsanti Set e Skip (il pulsante “Skip” devi pigiarlo solo la prima volta che applichi un font personalizzato con iFont, serve a saltare la lettura della guida dell’applicazione; negli utilizzi successivi dell’app non comparirà più), conferma l’applicazione del font premendo su OK e aspetta che il telefono venga riavviato:
al nuovo accesso ad Android, il sistema utilizzerà il font da te selezionato al posto di quello predefinito di sistema.
Se utilizzi un terminale Huawei, invece, per applicare il font personalizzato devi aprire l’applicazione Temi, selezionare il font ottenuto con iFont (all’interno della sezione) Miei e applicarlo, premendo prima sul pulsante Applica e poi su Conserva.

Sui dispositivi che richiedono il root, la prima volta che utilizzi iFont devi autorizzare l’applicazione premendo sul pulsante Concedi che compare al centro dello schermo.



Se vuoi, puoi anche scaricare dei font personalizzati da Internet, in formato TTF (leggi la mia guida sui font gratis da scaricare se non sai come fare), copiarli nella cartella iFont del tuo smartphone e utilizzarli in iFont.
Per compiere quest’operazione, va bene qualsiasi file manager, come ad esempio Total Commander.

Se iFont non “vede” i caratteri di scrittura che hai scaricato sul tuo dispositivo, fai tap sulla voce click this e seleziona la cartella in cui si trovano i file ttf che hai scaricato da Internet.
Per applicare i font, invece, apri iFont, vai nella scheda MY dell’applicazione, seleziona la voce My font e procedi come spiegato in precedenza.



In caso di ripensamenti, per ripristinare il font predefinito di Android, avvia iFont, recati nella scheda MY e seleziona l’icona Factory Font dal menu che si apre.
Dopodiché metti il segno di spunta accanto alla voce Backup font e premi su OKper riavviare il dispositivo e completare l’operazione.

Nel caso in cui la procedura non andasse a buon fine, prova a ripristinare il font predefinito di Android ripetendo i passaggi che ti ho appena indicato, ma selezionando la voce Internal Font anziché “Backup Font” dalla schermata di ripristino.
Se, invece, utilizzi un terminale Huawei, per ripristinare i font predefiniti, potresti dover andare nell’app Temi e selezionare il tema predefinito del tuo smartphone o tablet.



come controllare il pc con android



come controllare il pc con android

Prima di uscire di casa, hai lasciato diversi programmi a scaricare sul tuo PC e sei curioso di sapere i tuoi download a che punto sono arrivati?
Ti piacerebbe usare il telefonino per scoprirlo, visualizzando lo stato del PC di casa in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo?
Se hai uno smartphone Android, puoi farlo.

Basta rivolgersi a TeamViewer, una straordinaria applicazione gratuita per Android e per PC che permette di visualizzare il desktop del computer da remoto sul telefonino e di comandare il PC a distanza utilizzando Internet.
Impossibile?
Allora prova a mettere in pratica i consigli su come controllare il PC con Android che sto per darti e poi mi dici.



Se vuoi scoprire come controllare il PC con Android, devi innanzitutto collegarti all’Android Market con il tuo telefonino (o anche con il PC, volendo) e cliccare prima sul pulsante azzurro Scarica (collocato in alto a destra) e poi su Accetta e scarica per installare TeamViewer sul tuo smartphone.

Adesso devi fare lo stesso sul PC che vuoi comandare a distanza.
Collegati quindi al sito Internet di TeamViewer per computer e clicca sul pulsante bianco Download v6.0.11052 (accertati che ci sia selezionata la voce Windows in alto) che si trova al centro della pagina per scaricare il programma sul tuo PC.



IMMAGINE QUI 1

A download completato, avvia la versione di TeamViewer che hai scaricato sul computer (TeamViewer_Setup_it.exe) e, nella finestra che si apre, clicca su Esegui.
Accertati quindi che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Installa e fai click prima su Avanti e poi su , metti il segno di spunta accanto alla voce per scopi privati/non commerciali e clicca ancora su Avanti.



Accetta dunque le condizioni di utilizzo del programma, mettendo il segno di spunta accanto alle voci Accetto le condizioni della licenza e  Confermo di utilizzare TeamViewer esclusivamente per scopi privati, fai click su Avanti, metti la spunta su e completa l’installazione di TeamViewer cliccando su Avanti.

IMMAGINE QUI 2



Nella finestra che si apre, sei pronto per configurare il PC per essere controllato da remoto tramite smartphone.
Clicca quindi sul pulsante Avanti, digita il nome che vuoi assegnare al computer nel campo Nome computer, la password che vuoi usare per accedervi da remoto nei campi Password e Conferma password e fai click sul pulsante Avanti per proseguire nella registrazione del PC.

A questo punto, ti verrà chiesto di creare un account gratuito in TeamViewer per ricordare le impostazioni del PC (altrimenti dovresti digitare una password diversa ed un nome preimpostato per il computer da controllare ad ogni esecuzione del programma).
Compila quindi il modulo che ti viene proposto con i tuoi dati personali (nome utente, e-mail e password) e clicca prima su Avanti e poi su Fine per completare la configurazione iniziale di TeamViewer.



IMMAGINE QUI 3

Adesso sei pronto a controllare il PC con Android da remoto.
Prima, però, devi cliccare sul link di conferma presente nel messaggio di posta elettronica ricevuto da TeamViewer per convalidare il tuo account e devi accertarti di due cose:
che il programma sia in esecuzione sul PC e che sia il computer che il telefonino siano collegati ad Internet.
Avvia quindi TeamViewer sul tuo smartphone Android e, nella schermata che compare, clicca sul pulsante Lista partner collocata in basso.



Ora, effettua l’accesso al programma utilizzando il Nome account e la Password che hai appena indicato durante la creazione dell’account gratuito di TeamViewer e sfiora prima il pulsante Accedi e poi la voce I miei computer per visualizzare la lista dei computer disponibili per la connessione remota (ossia il PC di casa).

Per cominciare a comandare da remoto il tuo PC, clicca sul nome del tuo computer e leggi le istruzioni che compaiono a schermo per conoscere i comandi del programma.
A questo punto, sfiora il pulsante Chiudi (in basso a destra) e inizia a guidare il tuo computer dal telefonino guidando il puntatore del mouse con il dito e usando le icone collocate in basso per regolare il livello di zoom dello schermo, richiamare la tastiera, fare click destro, ecc..
Quando hai finito di comandare il PC, premi il tasto Back del telefono e chiudi TeamViewer.



come emulare android



come emulare android

Stai per acquistare un nuovo smartphone ma sei ancora indeciso sul tipo di acquisto da fare.
Sei affascinato dal sistema operativo Google Android ma non sai ancora se è davvero quello che fa al caso tuo.
Beh, ma cosa aspetti?
Installa un emulatore di Android sul tuo PC e fatti meglio un’idea di quello che ti aspetta provando il sistema operativo di Google direttamente sul computer.

Come dici?
È illegale?
Assolutamente no.
Con l’Android SDK che Google ha messo gratuitamente a disposizione di tutti gli sviluppatori, puoi emulare il sistema operativo mobile del robottino sul tuo PC in maniera facile e sicura avendo la possibilità di provare alcune delle caratteristiche principali di Android senza usare uno smartphone.
Allora, sei pronto a scoprire come emulare Android, o no?



Per scoprire come emulare Android devi innanzitutto collegarti al sito Internet dell’Android SDK e cliccare sulla voce android-sdk_r12-windows.zip per scaricare il programma sul tuo PC.
Tieni presente che il peso iniziale del download è di quasi 35MB, quindi devi avere una connessione veloce per portare a termine l’operazione.
L’Android SDK funziona solo se sul PC è installato il software Java, quindi accertati di averlo installato o scaricalo dal sito ufficiale del programma.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, l’archivio appena scaricato (android-sdk_r12-windows.zip), estraine il contenuto in una cartella qualsiasi ed avvia tramite doppio click il programma SDK Manager.exe.
Nella finestra che si apre togli, facendo doppio click su di esse, il segno di spunta da tutte le voci in elenco eccetto Android SDK Platform-tools, revision 6 [*] ed SDK Platform Android 2.3.3, API 10, revision 2 e clicca sul pulsante Install per avviare lo scaricamento e l’installazione dell’emulatore di Android sul tuo PC.



IMMAGINE QUI 1

A procedura ultimata, fai click prima su Yes e poi su Close per tornare alla finestra principale dell’emulatore di Android.
Ora devi creare una nuova macchina virtuale per l’esecuzione del sistema operativo, clicca quindi prima sulla voce Virtual Devices e poi sul pulsante New.
Assegna un nome alla macchina virtuale digitandolo nel campo Name, seleziona la voce Android 2.3.3 – API Level 10 dal menu a tendina Target e fai click prima su Create AVD e poi su OK per completare l’operazione.



Ci siamo! Ora sei pronto ad emulare Android e a provare il sistema operativo sul tuo PC.
Clicca quindi sul nome della macchina virtuale che hai appena creato e fai click prima su Start e poi su Launch per far partire l’emulatore.
Ad Android caricato, sarai libero di usare il sistema operativo di Google sul tuo computer e saggiarne tutte le potenzialità (o quasi) utilizzando i pulsanti dello smartphone che compare su schermo per muoverti all’interno del nuovo ambiente di lavoro.
Nel caso in cui dovesse comparire un messaggio di errore e l’emulatore non dovesse funzionare, prova a scaricare e a creare una macchina virtuale con un’altra versione di Android.