come aggiornare android



come aggiornare android

Hai saputo che è uscita una nuova versione di Android, vorresti tanto installarla sul tuo smartphone ma non sai come riuscirci?
Non ti preoccupare, se vuoi ci sono qui io a darti una mano.
Dai, prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come aggiornare Android facilmente con le indicazioni che sto per darti.
Se sei fortunato riuscirai a fare tutto in un paio di “tap”… ma solo se sei fortunato!

Il mercato dei dispositivi Android – devi sapere – è molto frammentato e questo porta ad una fastidiosa asincronia dei tempi in cui vengono rilasciati gli aggiornamenti da parte dei vari produttori.
A cosa mi riferisco?
Te lo spiego subito.
Spesso capita che i produttori hardware (ad es.
Samsung, Huawei, HTC ecc.) non rilasciano gli aggiornamenti per Android in maniera tempestiva.
Da quando Google, che sviluppa il sistema operativo, rilascia una nuova versione di Android, al momento in cui i produttori la rendono disponibile per i propri utenti passano diverse settimane, se non addirittura mesi.



Pensa, ci sono addirittura dei casi in cui il rilascio degli aggiornamenti viene interrotto di punto in bianco dal produttore (questo capita soprattutto con i devices di fascia economica) lasciando all’utente l’onere di procurarsi una versione più aggiornata di Android “manualmente” (seguendo una procedura non propriamente alla portata di tutti).
Vuoi saperne di più?
Bene, allora continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

Aggiornare Android via OTA

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Se vuoi aggiornare Android facilmente, non puoi che affidarti al sistema OTA.
Il sistema OTA (acronimo di “over the air”) è quello che permette di aggiornare uno smartphone o un tablet tramite Internet senza collegarlo al PC:
ci si reca nelle impostazioni del sistema (in questo caso Android), si accetta l’installazione degli aggiornamenti disponibili e il gioco è fatto.
Nel giro di pochi minuti il dispositivo provvede a scaricare gli update, verificarli e installarli senza che l’utente debba muovere un dito.
Al termine dell’operazione si ottiene un sistema aggiornato e il resto rimane tutto al suo posto: app, dati e impostazioni non vengono cancellati.

L’unico problema – come già accento in apertura del post – è che gli aggiornamenti via OTA vengono gestiti dai produttori hardware e questo porta a una grossa frammentazione nella loro distribuzione. Gli aggiornamenti non arrivano in contemporanea su tutti i dispositivi (eccetto quelli della famiglia Nexus, che sono prodotti direttamente da Google) e purtroppo non capita di rado che il produttore decida di interrompere il supporto per i telefoni più datati impedendo loro di ricevere le ultime versioni di Android.



Per verificare se il produttore del tuo smartphone (o del tuo tablet) ha reso disponibile un aggiornamento, recati nelle Impostazioni di Android premendo sull’icona dell’ingranaggio presente nella lista delle app installate sul dispositivo e seleziona prima la voce Info sul telefono e poi quella Aggiornamenti di sistema dalla schermata che si apre.

A questo punto, se il tuo device è già equipaggiato con la versione più recente di Android (o se il produttore ha interrotto la distribuzione degli aggiornamenti), visualizzerai una schermata con la dicitura il software del dispositivo è aggiornato.
Altrimenti ti verrà segnalata la disponibilità di un update, che potrai scaricare premendo sul pulsante Scarica/Scarica in Wi-Fi.



Una volta avviato il download di un aggiornamento, puoi seguire il suo avanzamento dal centro delle notifiche di Android (quello che si apre facendo uno swipe dalla cima dello schermo verso il basso) e puoi installarlo selezionando la voce Aggiornamento di sistema scaricato dal menu delle notifiche e premendo sul pulsante Riavvia e installa che si trova nella schermata che si apre.

Lo smartphone si riavvierà e in pochi minuti verrà applicato l’aggiornamento ad Android.
Al primo avvio dopo l’update, il sistema ci metterà qualche secondo in più per aprire la home screen, è normale.



In caso di problemi o errori, verifica che il tuo dispositivo non sia stato sottoposto alla procedura di root. In molti casi il root interferisce con il sistema di aggiornamenti di Android e non permette di installare gli update in maniera corretta.
Per rimuoverlo, apri l’applicazione SuperSU, seleziona la scheda Impostazioni e premi sul pulsante Unroot completo. Dopodiché ripeti la procedura di aggiornamento di Android e tutto dovrebbe andare per il verso giusto.
Se non riesci a trovare SuperSU o la procedura di unroot non va a buon fine, vai su Google e cerca un tutorial per rimuovere il root dal tuo modello esatto di smartphone o tablet.

Nota: la procedura di aggiornamento via OTA non comporta la cancellazione di alcun dato, tuttavia è consigliabile effettuare un backup di sicurezza prima di procedere.
Se non sai come effettuare un backup Android, segui le indicazioni presenti nella mia guida sull’argomento.



Aggiornare Android via PC

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Alcuni produttori hardware, come ad esempio Samsung, permettono di aggiornare Android anche tramite PC. Tutto quello che bisogna fare è installare il software ufficiale per la gestione del proprio dispositivo sul computer (es. Smart Switch per i dispositivi Samsung), collegare lo smartphone o il tablet al PC tramite cavo USB e accettare il download della nuova versione di Android.



Così come l’aggiornamento via OTA, anche l’aggiornamento via PC, se effettuato con i software ufficiali, non comporta la cancellazione dei dati presenti sullo smartphone/tablet.
In ogni caso, prima di procedere è sempre meglio fare un backup di foto, app, messaggi ecc.
usando gli stessi programmi adoperati per l’aggiornamento del sistema o delle applicazioni esterne.

Per maggiori informazioni su come collegare Android al PC e come collegare un cellulare Samsung al PC, leggi i miei tutorial dedicati all’argomento.



Aggiornare Android con una ROM personalizzata

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Adesso veniamo al procedimento per aggiornare Android più “tosto”, quello che permette di bypassare le restrizioni dei produttori hardware e di aggiornare il proprio terminale anche quando non vengono più distribuiti update in via ufficiale.



Come probabilmente avrai già intuito, mi riferisco alla procedura di root che permette di sbloccare Android e personalizzare il sistema in maniera profonda. E con “personalizzare in maniera profonda” non intendo solo installare applicazioni che possono ottimizzare il funzionamento dello smartphone o regolare i parametri di sistema che normalmente risultano inaccessibili:
parlo di installare delle versioni personalizzate di Android che si possono scaricare gratuitamente (e legalmente) da Internet per aggiornare il proprio terminale anche quando il produttore termina di supportarlo ufficialmente.

La procedura, come già accennato, non è fra le più semplici.
Devi innanzitutto sbloccare il bootloader del tuo dispositivo, cioè il software che impartisce al telefono o al tablet le istruzioni per l’esecuzione del sistema operativo all’avvio.
Poi devi installare una recovery personalizzata, ossia un software che lavora al livello del sistema per compiere tutte quelle operazioni che non si potrebbero effettuare dopo l’avvio di Android (backup avanzati, installazione di componenti di sistema ecc.), e infine devi installare una ROM personalizzata per avere una versione nuova di Android sul tuo device.



Ti sei già perso?
Non ti preoccupare.
Nella mia guida su come effettuare il root su Android trovi tutte le istruzioni di cui hai bisogno più i link ad alcuni siti che offrono tutorial passo-passo per lo sblocco e l’installazione di ROM personalizzate:
leggila e ti si schiariranno sicuramente le idee.

ATTENZIONE: questa procedura comporta la cancellazione di tutti i dati presenti sulla memoria dello smartphone o del tablet, prima di metterla in pratica provvedi ad effettuare un backup di Android.
Inoltre bisogna fare attenzione ad utilizzare ROM studiate in maniera specifica per il proprio modello di smartphone o tablet.
Se non si utilizza una ROM adeguata e/o non si segue attentamente la procedura per installare quest’ultima, si rischia di rompere il dispositivo.
Io non mi assumo alcuna responsabilità in merito!



Aggiornare le app su Android

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Sei riuscito ad aggiornare il tuo telefono all’ultima versione di Android e ora ti piacerebbe scoprire come verificare la disponibilità di aggiornamenti per le app installate sul dispositivo?
Nulla di più facile.



Per impostazione predefinita, Android scarica e installa automaticamente gli aggiornamenti delle applicazioni non appena questi vengono resi disponibili (e lo smartphone è connesso a una rete Wi-Fi, per non consumare dati sulla rete 3G/LTE) ma in alcuni casi occorre confermare manualmente il download delle nuove versioni delle app.

In che modo?
Semplicemente recandosi nel Play Store, premendo sul pulsante Menu collocato in alto a sinistra (l’icona con le tre linee orizzontali), selezionando la dicitura Le mie app e i miei giochi dalla barra laterale di sinistra e premendo il pulsante Aggiorna tutto nella schermata che si apre.



Per verificare che Android sia impostato in modo da scaricare in maniera automatica gli aggiornamenti delle app, premi sul pulsante Menu del Play Store, seleziona la voce Impostazioni dalla barra laterale di sinistra e vai in Aggiornamento automatico app. Assicurati dunque che ci sia la spunta sull’opzione Aggiornamento automatico app solo tramite Wi-Fi (altrimenti mettilo) e il gioco è fatto.

Anche lo stesso Play Store può necessitare di aggiornamenti. Per verificare che sul tuo smartphone o sul tuo tablet ci sia installata la versione più recente di quest’ultimo, pigia sul pulsante Menu, seleziona la voce Impostazioni dalla barra laterale di sinistra e sfiora la dicitura Versione build che si trova in fondo alla schermata che si apre.



Se ti viene segnalata la presenza di nuove versioni del Play Store, accettane l’installazione e aspetta che la procedura di aggiornamento venga portata termine, non ci dovrebbe volere molto. Maggiori info a riguardo sono disponibili nella mia guida su come aggiornare Play Store.