come bloccare un telefono android



come bloccare un telefono android

Hai da poco ricevuto in regalo un nuovo telefono Android e, desideroso di proteggere le tue informazioni dagli sguardi indiscreti, stai cercando di bloccarlo per impedire a chiunque di servirsene senza il tuo permesso.
Il problema, però, è che non hai esperienza in questo campo e, poiché non hai la benché minima intenzione di chiedere aiuto a qualche amico e sei deciso a sbrigartela da solo, hai cercato su Internet un tutorial su quest’argomento, finendo dritto sul mio sito.

Ho indovinato?
Perfetto, allora lascia che te lo dica:
questo è proprio il tuo giorno fortunato! Di seguito, infatti, ti spiegherò come bloccare un telefono Android avvalendoti delle apposite funzioni del sistema operativo sviluppato da Google, che permettono di bloccare lo schermo del telefono associando un’impronta digitale, il riconoscimento del volto, un codice di sicurezza oppure una sequenza visiva, in modo estremamente semplice.
Nella seconda parte di questa guida, inoltre, ti illustrerò le precauzioni da prendere nel caso in cui il telefono venisse rubato, al fine di tutelare la tua privacy e di rendere il dispositivo inutilizzabile (entro i limiti del possibile).



Dunque, senza esitare un attimo in più, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sul tema:
posso garantirti che, al termine di questa lettura, sarai in grado di prendere la decisione più giusta e di agire in totale autonomia per metterla in pratica.
Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e buona fortuna!

Indice

  • Come bloccare un telefono Android
    • Impronta digitale e riconoscimento del volto
    • Codice di sicurezza
    • Sequenza visiva
  • Come bloccare un telefono Android rubato
    • Bloccare un telefono Android a distanza
    • Richiedere il blocco IMEI

Come bloccare un telefono Android

Se hai intenzione di bloccare il tuo smartphone Android per renderlo inutilizzabile senza il tuo permesso, allora ti trovi nella sezione più adatta di questo tutorial.
Devi sapere che, a tal proposito, il sistema operativo sviluppato da Google integra delle misure di sicurezza per consentire lo sblocco del device soltanto da parte del suo legittimo proprietario:
puoi scegliere di associare la tua impronta digitale (se il dispositivo che possiedi è dotato dell’apposito sensore) e/o il tuo volto, un codice di sicurezza oppure una sequenza visiva.



Di seguito ti spiego come procedere, tenendo conto del fatto che le voci di menu esatte da premere possono variare in base alla versione di Android in uso.

Impronta digitale e riconoscimento del volto

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Per proteggere il dispositivo Android con l’impronta digitale, consentendone lo sblocco soltanto quando essa viene inserita, agisci nel seguente modo:
per prima cosa, tocca l’icona Impostazioni collocata nel drawer del dispositivo, fai tap sulla voce Sicurezza e posizione (o, semplicemente, Sicurezza) e poi sulla voce Impronta digitale.

Fatto ciò, dovrebbe esserti chiesto di definire una modalità di sblocco da utilizzare in caso di emergenza (se, per esempio, il sensore dovesse rompersi):
scegli quella che più desideri tra PINPassword Sequenza e inserisci le informazioni necessarie, quando richiesto.
Se la tua scelta è ricaduta sul PIN o sulla password, devi specificare per due volte il codice scelto; se, invece, hai optato per la sequenza di sblocco, devi scorrere le dita sui puntini mostrati a schermo fino a disegnare il percorso che più ritieni opportuno, ripetendo poi la stessa sequenza in un secondo momento.



Una volta definito il metodo di sblocco di backup, premi sulla voce Aggiungi impronta digitale e segui le istruzioni mostrate a schermo per associare l’impronta al telefono:
in genere, ciò che devi fare è poggiare il dito sul sensore e sollevarlo per più volte, finché il sistema non è in grado di riconoscerne i tratti distintivi; all’occorrenza, potrebbe venirti chiesto di effettuare operazioni aggiuntive (ad es.
inclinare il dito o ruotare il sensore).
Quando hai finito, puoi associare ulteriori impronte digitali toccando nuovamente la voce Aggiungi impronta digitale; per eliminare un’impronta, fai tap sull’icona a forma di cestino a essa corrispondente.

Completata l’associazione, l’impronta viene automaticamente salvata nel sistema:
a partire da questo momento, il dispositivo può essere sbloccato inserendo una delle impronte associate o, in alternativa, la sequenza visiva definita.
È inoltre possibile approvare, sempre tramite l’impronta digitale, anche gli acquisti dal Play Store o altre misure di sicurezza.



Se il tuo smartphone è dotato anche di funzione di sblocco tramite riconoscimento del volto, puoi attivare quest’ultimo (e proteggere così l’accesso al tuo device) andando nel menu Sicurezza e posizione (o, semplicemente, Sicurezza) e selezionando la voce relativa all’aggiunta dei dati del volto.

Digita, quindi, il PIN di sblocco del dispositivo, e segui le indicazioni su schermo per far memorizzare il tuo volto allo smartphone (di solito, basta farsi inquadrare dalla fotocamera frontale, spostando il volto all’occorrenza).
Considera, però, che se il tuo telefono non dispone del riconoscimento facciale 3D, lo sblocco potrebbe avvenire semplicemente mettendo una tua foto davanti alla fotocamera frontale del dispositivo!



Tieni inoltre presente che, dopo un riavvio, Android ti chiederà di sbloccare il telefono utilizzando uno dei metodi di backup impostati in precedenza; questi ultimi, inoltre, possono essere utilizzati come sistemi di “emergenza” per sbloccare il telefono.

Codice di sicurezza

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Se non disponi di un lettore di impronte digitali e/o del riconoscimento del volto, puoi proteggere il tuo telefono impostando un codice di sicurezza, che verrà chiesto in fase di avvio e ogni volta che sarà necessario sbloccare lo schermo, agendo in modo molto simile a quanto visto poc’anzi.



Dunque, dopo esserti recato nelle Impostazioni di Android, accedi alla sezione Sicurezza e posizione/Sicurezza, tocca la voce Blocco schermo e scegli l’opzione PIN dal pannello successivo; a questo punto, specifica se richiedere o meno il codice per avviare Android (in caso affermativo, non sarà possibile ricevere telefonate, messaggi o altre notifiche prima di aver sbloccato il sistema dopo l’accensione/riavvio), immetti il codice numerico che intendi usare per sbloccare il telefono (minimo 4 cifre), premi sul bottone Continua, immetti nuovamente il PIN da te scelto e premi sul pulsante OK per confermare le modifiche.

Per impostare un nuovo codice PIN, modificando quello indicato in precedenza, devi ripetere esattamente gli stessi passaggi (avendo cura di immettere, quando richiesto, il vecchio codice).



Nota:
se lo desideri, puoi impostare una password come codice di sicurezza.
Per farlo, recati in Impostazioni > Sicurezza/Sicurezza e posizione, tocca la voce Blocco schermo e, anziché toccare la voce PIN, accedi alla sezione Password.
Anche in questo caso, il codice da te scelto dovrà essere lungo almeno 4 caratteri.

Sequenza visiva

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Per tua informazione, la sequenza di sblocco è un “disegno” che può essere creato scorrendo il dito sui punti disegnati a schermo, senza però mai alzarlo da quest’ultimo.
Se ritieni opportuno bloccare il telefono con questa tecnica (sapendo però che è quella più facilmente “indovinabile” da parte di chi dovesse guardarti mentre sblocchi il telefono), agisci come segue:
apri le Impostazioni di Android, tocca le voci Sicurezza e posizione/Sicurezza Blocco schermo e, in seguito, recati nella sezione Sequenza.

Fatto ciò, specifica se avviare Android soltanto dopo aver impartito la sequenza, traccia a schermo quella che intendi utilizzare, sollevando il dito soltanto a conclusione della stessa, premi sul pulsante Avanti, ripeti la medesima operazione nella schermata successiva e finalizza il tutto premendo il bottone OK.



Anche in questo caso, puoi definire una nuova sequenza ripetendo gli stessi passaggi:
per completare la modifica, ti sarà però chiesto di tracciare la sequenza attualmente in uso.

Come bloccare un telefono Android rubato

Non hai trovato utili le informazioni che ti ho fornito finora, poiché hai la necessità di bloccare un telefono Android che ti è stato rubato?
Allora, senza esitare un attimo in più, leggi le istruzioni fornite di seguito:
agendo in tempo e con un pizzico di fortuna, è possibile ottenere il risultato sperato, rendendo la vita molto difficile a chi tenterà di approfittare indebitamente del terminale che possedevi.
In bocca al lupo!

Bloccare un telefono Android a distanza

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La prima cosa che devi fare, dopo esserti reso conto del furto, è quella di bloccare immediatamente lo smartphone tramite Android Device Manager (o Gestione dispositivi Android):
un servizio offerto da Google che, tramite l’utilizzo di un’interfaccia molto semplice, permette di localizzare il telefono su una mappa, di bloccarlo con un codice (che non è possibile bypassare neanche spegnendo lo smartphone) oppure di eliminare tutti i dati memorizzati, riportandolo allo stato di fabbrica.

Devi sapere, inoltre, che le versioni di Android pari o successive alla 6.0 integrano un meccanismo di sicurezza “resistente” anche al ripristino del telefono:
la procedura di configurazione iniziale successiva, infatti, richiede l’inserimento dell’account Google precedentemente utilizzato, operazione obbligatoria per poter utilizzare nuovamente il dispositivo.
Per questo, esistono buone possibilità che, dopo il ripristino del dispositivo allo stato di fabbrica (effettuato da te oppure forzato dal “nuovo possessore”), lo smartphone risulti completamente inutilizzabile.



Infine, tengo a precisarti un aspetto fondamentale di Android Device Manager:
è possibile effettuare le operazioni di blocco e di ripristino soltanto se il telefono è acceso e collegato a Internet; inoltre, affinché il dispositivo possa essere localizzato, è necessario che il GPS sia attivo e che siano state concesse le autorizzazioni di localizzazione da remoto.
Se ben ti ricordi, avevo chiarito questo aspetto nel mio tutorial su come localizzare un cellulare con Gmail.

Chiarito questo aspetto fondamentale, è il momento di metterti all’opera:
innanzitutto, accedi al sito Internet di Gestione Dispositivi Android ed effettua l’accesso utilizzando le credenziali Gmail configurate nello smartphone che intendi bloccare.



Successivamente, seleziona il device in questione servendoti delle icone a forma di smartphone collocate in alto a sinistra e attendi qualche istante affinché la schermata di gestione venga caricata:
nella parte centrale della mappa viene mostrata la posizione attuale del telefono, se disponibile, oppure l’ultima posizione nota; nella barra di sinistra, invece, risiedono i pulsanti per effettuare le operazioni di blocco ripristino completo del telefono.

Per bloccare il telefono con un codice, premi sul bottone Blocca il dispositivo, indica un eventuale messaggio da mostrare a schermo (ad es.
un numero di telefono presso cui contattarti) e finalizza il tutto premendo sul pulsante Blocca il dispositivo.
Come ti ho spiegato poc’anzi, il blocco impostato in tal modo non può essere aggirato nemmeno spegnendo e riaccendendo il cellulare.



Se, invece, è tua intenzione cancellare completamente i dati presenti sul dispositivo, devi premere il bottone Resetta il dispositivo per accedere alla sezione più appropriata; prima di andare avanti, tieni presente che quest’operazione comporta la cancellazione completa e irreversibile dei dati in memoria (inclusa l’eventuale scheda microSD) e che impedisce il futuro accesso ai servizi di localizzazione.

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Tutto chiaro?
OK! A questo punto, non ti resta che procedere cliccando nuovamente sul pulsante Resetta dispositivo e digitando, come ulteriore misura di sicurezza, le credenziali dell’account Google associato.
Se il telefono è collegato a Internet, la procedura di ripristino inizierà automaticamente (a meno che il ladro non abbia provveduto a effettuarla in precedenza); in caso contrario, questa verrà avviata non appena il telefono ritornerà online.

Se non disponi di un computer da cui effettuare il blocco, puoi installare l’app gratuita Gestione Dispositivi Android su un altro smartphone o tablet Android:
dopo averla avviata, indica l’account Google con cui effettuare l’accesso (scegliendo, all’occorrenza, di accedere come ospite) e agisci in modo esattamente analogo a quanto ti ho spiegato nei passaggi precedenti.



Come dici?
Sul tuo dispositivo era installata un’app antifurto come Android Lost o Cerberus e ora vorresti capire, nel concreto, come bloccare il telefono “da remoto” sfruttando una di queste due soluzioni?
Allora dai un’occhiata alla mia guida su come ritrovare il cellulare Android, in cui ti ho spiegato nel dettaglio le modalità di funzionamento di queste due app (che, tra le altre cose, permettono anche di impartire comandi tramite SMS, eliminando, dunque, la necessità di una connessione a Internet, presente, invece, in Gestione Dispositivi Android).

Richiedere il blocco IMEI

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Non sei riuscito a bloccare il tuo telefono in tempo perché il ladro, purtroppo, ti ha battuto sul tempo?
Non temere, hai ancora un’altra possibilità di rendere lo smartphone in questione parzialmente inutilizzabile:
quella di richiedere il blocco IMEI.



Se non ne avessi mai sentito parlare, il codice IMEI è un identificativo univoco associato a ogni smartphone (e più in generale, a ogni dispositivo che si collega alla rete mobile), tramite il quale è possibile riconoscerlo a livello di rete; richiedendo il blocco di questo codice, il telefono in questione non potrà più accedere alle reti nazionali, pertanto non sarà più in grado di effettuare o ricevere chiamate, inviare o ricevere SMS e collegarsi a Internet tramite rete cellulare:
una bella grana per chi tenterà di utilizzare il dispositivo in modo indebito o, peggio ancora, di venderlo!

Per procedere in tal senso, devi innanzitutto risalire al codice IMEI del dispositivo che ti interessa bloccare:
esso è indicato sulla confezione di vendita dello stesso, solitamente su un’etichetta bianca incollata a uno dei lati della scatola.
In alternativa, ci sono anche altre strade che puoi seguire, come ti ho spiegato in questo mio tutorial specifico.



Nota:
se stai leggendo questa guida a scopo informativo, sappi che puoi recuperare il codice IMEI digitando il codice *#06# nel dialer del telefono (la schermata di composizione manuale di un numero di telefono).

Individuato il codice, prendine nota e recati alla più vicina stazione dei Carabinieri per sporgere denuncia di furto (o di smarrimento del telefono):
una volta comunicate le tue intenzioni alle autorità, rispondi alle domande che ti verranno poste (IMEI del dispositivo, dettagli estetici e circostanze in cui si è verificato l’evento) e fornisci un tuo documento in corso di validità.



A denuncia effettuata, puoi procedere con la richiesta di blocco operatore presso il gestore di telefonia a cui appartiene la SIM inserita nel telefono rubato:
come ti ho spiegato nella mia guida su come sbloccare un telefono bloccato da operatore, quest’operazione comporta non soltanto il blocco della SIM rubata, ma anche l’inserimento dell’IMEI del dispositivo in una specie di black list (condivisa da tutti i gestori di telefonia nazionali), la quale impedirà l’accesso del telefono alle reti cellulari.

Il modo più rapido di procedere è quello di recarsi in un punto vendita dell’operatore in questione:
dopo aver comunicato la tua esigenza, ti verrà chiesto di fornire il codice IMEI del telefono, il numero della scheda SIM, un documento di riconoscimento valido e, se necessario, il verbale della denuncia sporta in precedenza.
Conclusa questa fase, l’IMEI verrà inserito in black list e avrai la possibilità di chiedere una nuova SIM con lo stesso numero (e lo stesso credito) di quella rubata.



In alternativa, puoi procedere a mezzo posta o fax, inviando l’apposito modulo presso il recapito specifico del tuo operatore, segnalato sul modulo stesso; ricorda di allegare una copia del verbale della denuncia sporta in precedenza e un documento in corso di validità.
Di seguito ti illustro dove scaricare i moduli dei più noti operatori di telefonia nazionale.

  • TIM – recati nella sezione “modulistica” del portale dell’operatore, scorri in basso fino a trovare la sezione Mobile e, dopo aver identificato il modulo di tuo interesse, premi sul pulsante Scarica in sua corrispondenza, per scaricarne una copia in PDF, oppure sul pulsante Compila, per riempirlo direttamente online.
    Se hai una SIM associata a piano ricaricabile, devi avvalerti del modulo di Richiesta di blocco e sblocco IMEI per apparati rubati o smarriti, collocato sotto la voce Clienti ricaricabili; altrimenti, devi utilizzare un modulo con nome uguale ma disponibile sotto la voce Clienti con abbonamento (per accedervi, potresti dover cliccare sul pulsante Vedi tutti).
  • Vodafone – visita l’apposita sezione del sito Web dell’operatore, accedi con il tuo account Vodafone e compila il modulo attenendoti scrupolosamente alle istruzioni mostrate a schermo.
  • Wind – accedi all’area moduli del sito Internet di Wind, identifica il MODULO RICHIESTA BLOCCO/SBLOCCO DEL TELEFONINO e premi sull’icona a forma di floppy disk a esso corrispondente, per visualizzare il modulo PDF dedicato.
    Una volta scaricato il documento, stampalo, compilalo in tutte le sue parti e invialo all’indirizzo indicato sul modulo stesso, avendo cura di allegare i documenti illustrati in precedenza.
  • Fastweb – scarica questo modulo, compilalo in tutte le sue parti e spediscilo via fax (insieme alla copia del documento di identità e il verbale della denuncia) al numero specificato sulla prima pagina del documento.
  • Tre – collegati al sito Internet di Tre, clicca sulla voce Modulo di richiesta blocco/sblocco del Cellulare per sfurto e smarrimento e scarica il modulo PDF che ti viene proposto; infine, compilalo in tutte le sue parti e trasmettilo al numero di fax indicato in alto a sinistra.
  • Iliad – dopo esserti collegato a questo sito Internet, scarica il modulo per la richiesta di blocco/sblocco della SIM Iliad e del codice IMEI che trovi al suo interno, stampalo, compilalo e spediscilo tramite raccomandata A/R all’indirizzo Iliad Italia S.p.A., CP 14106, 20146 Milano oppure al numero di fax 0230377960 (allegando, in ogni caso, un documento d’identità valido).
  • PosteMobile – accedi al sito Internet dell’operatore, clicca sulla voce Richiesta sblocco/sblocco IMEI e, dopo aver scaricato il modulo PDF, compilalo e spediscilo (allegando i documenti specificati precedentemente) a uno dei recapiti segnalati nella sua parte finale.

Laddove avessi bisogno di chiarimenti su uno dei passaggi sopraelencati, ti consiglio di contattare l’operatore di competenza e richiedere informazioni dettagliate sulla procedura di blocco.
Ti ho mostrato i passaggi da seguire per parlare telefonicamente (ma non solo) con un addetto ai lavori nei miei tutorial dedicati a TIM, Vodafone, Wind, Tre e Fastweb.